TOSCANA – Sulle strategie di controllo e contrasto all’estendersi del contagio, il dibattito è aperto, sia nel mondo accademico che politico. La decisione della RegioneToscana di lanciare una campagna estesa di test sierologici (con analisi del sangue) non è condivisa da molti studiosi, è considerata inutile da alcune Regioni: contro una simile strategia si era espresso in modo negativo anche il direttore dell’Istituto superore di sanità, Silvio Brusaferro.
Il motivo è che il test sierologico ha una accuratezza bassa, e si stima che dia il 30% circa di falsi negativi – persone asintomatiche o che hanno già avuto la malattia in forma lieve, e che risultano negative all’esame.
Una questione delicata perchéda alcuni giorni anche molti istituti di analiai privati in Toscana hanno iniziato a proporre i test sierologici a pagamento e molti cittadini lo richiedono ai medici curanti, dato che il servzio può essere convenzionato con la Regione.
“Il test sierologico – avverte l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi stamani a Novaadio – serve come alla Regione e alle autorità sanitarie come indagine epidemicologica di massa, non come indicazione di contagio per il singolo cittadino . Non è un ‘bomba libera tutti’, e va comnunque confermato con il tampone”
>>> Clicca per ascoltare l’untervista integrale a Stefania Saccardi