FIRENZE – Riapre dopo vent’anni il Teatro Niccolini, e sarà Paolo Poli ad inaugurare domani sera la storica sala di via Ricasoli, acquista e restaurata dall’imprenditore Mauro Pagliai.
La serata, a invito, si aprirà alle 19.45 alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella e vedrà sul palco il comico fiorentino, che al Niccolini è stato “di casa” negli anni Ottanta, con “Teatrino” un colloquio-intervista con il critico Valentina Grazzini. Seguirà un’esibizione del Quartetto Hyde della Scuola di Musica di Fiesole.
Non solo teatro nel futuro del nuovo Niccolini, che dovrebbe diventare, secondo il volere dello stesso Pagliai e della nuova gestione – per ora divisa tra l’Opera di Santa Maria del Fiore e la Fondazione Teatro della Toscana – un centro culturale polivalente, dove affiancare alla stagione teatrale mostre e convegni.
“Aprire un teatro non basta, bisogna anche riuscire a tenerlo aperto”, ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, “per questo con il direttore della Pergola Marco Giorgetti e il consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro della Toscana, abbiamo già messo a punto un progetto per far si che questo teatro sia davvero la risposta italiana alla Comédie–Française, un luogo dove il pomeriggio e la sera si possa godere il meglio del repertorio classico del teatro italiano, per stabilire un rapporto con il grande pubblico”. “Il Niccolini”, ha proseguito poi Nardella, “vuole essere un luogo di servizio alla città e di fruizione culturale, aperto tutto il giorno e tutti i giorni, come nella grande tradizione dei teatri europei, pronto ad ospitare diverse esperienze e progetti grazie al gioco di squadra.”.
Nel segno di questa gestione polivalente, di giorno il teatro avrà la funzione di anticamera al museo di piazza Duomo: a partire da fine aprile-primi di maggio la sala sarà infatti utilizzata ogni giorno, dalle ore 9.00 alle 17.00, per i visitatori che, dopo aver acquistato un biglietto, potranno recarsi e vedere un video preparatorio alla visita dei monumenti. La sera invece ospiterà la stagione vera e propria, gestita dalla Fondazione Teatro della Toscana, che intende fare del Niccolini la “casa” della lingua italiana: fil rouge sarà la valorizzazione della drammaturgia nazionale, non solo classica ma anche contemporanea, con l’attenzione a testi nuovi, nonché della letteratura e della poesia.
Tra i primi eventi in programma, il 14 gennaio la performance site-specific dello stilista Marco De Vincenzo, Womenswear Guest Designer del prossimo Pitti Immagine Uomo e sabato 9 gennaio le prime visite guidate a ingresso gratuito( ogni 15 minuti dalle 14.30 alle 18.30, prenotando su www.teatrodellapergola.com).
Per conoscere il resto del cartellone tuttavia non rimane che aspettare, poiché parrebbe non esistere ancora niente di certo sul programma.
Ad animare ulteriormente lo spazio sarannò un caffè e un booksho,p con le più importanti novità del gruppo Polistampa e una selezione di titoli sul teatro e sul patrimonio del complesso monumentale dell’Opera del Duomo, situati al piano terra.
Il Niccolini, già Teatro del Cocomero, è il più antico di Firenze e tra i primi teatri “moderni” d’Europa, la sua origine risale al 1650, quando un gruppo di nobili prese in affitto alcune stanze di palazzo Ughi in via del Cocomero costruendovi il teatro. Negli anni Settanta e Ottanta fu un centro privilegiato per la prosa, ospitando artisti come Vittorio Gassman, Carlo Cecchi e Carmelo Bene. Inutilizzato dal ’95 e pesantemente danneggiato dall’incuria e da un’occupazione studentesca (2002), l’immobile è stato acqistato da Pagliai e restaurato dall’architetto André Benaim, che ha riportato la struttura – 406 posti e 4 ordini di palchi – allo splendore originale.
Il costo totale del restauro, coperto quasi interamente dal proprietario di Polistampa, non è stato dichiarato da Paglai, che lo ha però definito “inmponente”. Tra i contributi quelli dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze per il rifacimento di facciata e tetto.