Chianti, profughi sfruttati dai caporali nei vigneti
PRATO - Costretti a lavorare in ciabatte anche a gennaio o vessati con punizioni corporali, pagati 4 euro all'ora per lavorare anche 12 ore nelle vigne del Chianti: così centinaia di immigrati, soprattutto profughi appena giunti dal Pakistan e da dall'Africa sub sahariana, venivano sfruttati e sottopagati per lavorare in 5 aziende vitivinicole tramite un sistema di caporalato che attingeva tra gli ospiti nei centri di accoglienza a Prato. Il […]