MILANO – “Un messaggio ai tifosi della Fiorentina? Speriamo che mi accolgano bene, che mi vogliano bene e che io voglia bene a loro. Voglio che siano orgogliosi di ciò che facciamo. Non faccio promesse che non posso mantenere”. Con queste parole Rocco Commisso si presenta da neo-proprietario, poco dopo il “closing” del dell’affare con i Della Valle, stamani, per una cifra di circa 165 milioni di euro.
Il tycoon italo-americano mostra subito ironia, rispondendo con un sorriso a chi gli chiede dell’obiettivo della prossima stagione: “Salvarsi”. Altra domanda, sulle prossime scelte tecniche e di mercato, a partire dalla sorte per “gioiello” dell’attacco, Federico Chiesa. “Farò tutto il possibile per trattenere Chiesa” dice: Montella? Non l’ho ancora sentito, ho parlato solo con Cognigni e i Della Valle”.
“Son fan del calcio italiano da sempre e non ci sono parole per descrivere quanto sia incredibilmente onorato di avere l’opportunità di contribuire a scrivere il prossimo capitolo della storia di un club leggendario come la Fiorentina”. Commisso, 69enne calabrese di Gioiosa Ionica ma da anni naturalizzato americano, patron del colosso della tv via cavo Mediacom e forte di un patrimonio stimato da Forbes in 4,7 miliardi di dollari, negli studi della BonelliErede dove è stato siglato l’affare, si presenta con indosso una cravatta viola: “per scaramanzia” dice. Sorride ed è visibilmente soddisfatto: “Sono felicissimo – aggiunge Commisso -, abbiamo fatto tutto in tre settimane, penso sia un record per il calcio italiano. E’ un buon affare? Sì, altrimenti non lo avrei fatto. Nuovo stadio? Non so ancora, sono in Italia per imparare”.
Con lui anche Diego Della Valle: ”Non era l’offerta migliore per noi ma lo era per la Fiorentina” ha detto l’ex presidente viola. ”Abbiamo dato la Fiorentina – prosegue Della Valle – ad una persona che riteniamo la più qualificata. Conosce il calcio, ci auguriamo faccia buone cose, siamo certi le farà”. ”Lasciamo Firenze senza drammi – ha poi aggiunto – ci siamo divertiti in questi 17 anni, anche con alti e bassi”. “I tifosi? Li divido in due categorie: i veri tifosi e i cazzari. La società è solida e ha tanta voglia di fare calcio”.