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Il Cielo e la Stanza #15 - "Sollicciano da chiudere e ristrutturare da capo": La denuncia di Magistratura Democratica Redazione Novaradio
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A Sollicciano “la situazione è drammatica, disumana e in drastico peggioramento negli ultimi due anni. Inaccettabile per detenuti e lavoratori”. “Gli spazi detentivi devono essere chiusi fino alla loro completa ristrutturazione” perché “non sono in condizione di rimanere aperti”. La denuncia, l’ultima in ordine di tempo, non arriva però da una singola associazione o dal garante dei detenuti, ma dai giudici e dagli avvocati di Magistratura democratica, che a fine febbraio hanno compiuto un sopralluogo: “Risulta difficile esprimere a parole l’orrore provato nel vedere le condizioni materiali in cui lo Stato italiano fa vivere persone che ricadono completamente sotto la sua responsabilità – ha detto il magistrato Filippo Focardi segretario regionale di Md Toscana, parlando a Novaradio – è indispensabile che le istituzioni facciano un accesso nel carcere per rendersi conto della drammatica situazione”.
Quel che raccontano i magistrati è peraltro ciò che da anni segnalano gli operatori e i volontari: muri coperti di muffa nera di anni; infiltrazioni ed acqua nei corridoi; impianti elettrici saltati e intere zone al buoi; celle infestate da cimici che i detenuti allontanano usando il gas dei fornelletti; servizi igienici non funzionanti; reclusi costretti a dormire in letti a castello a tre piani che sfiorano i soffitti muffiti e gocciolanti; bagni usati come dispense; wc collegati con tubi di fortuna ai lavandini. E i reparti in condizioni peggiori sono quelli di transito e la sezione ATSM, riservata a persone con problemi psichici. A dare il senso della sofferenza e il degrado ci sono anche i numeri ufficiali: 534 reclusi per meno di 380 posti effettivamente disponibili; due suicidi già nei primi tre mesi dell’anno, 75 tentati suicidi, atti autolesionismo aumentati esponenzialmente (da 44 a 386 nell’ultimo anno).
I magistrati lanciano un appello all’intera comunità, e anche alle istituzioni: “Siamo sotto il rispetto dei diritti umani”, un “carcere da Quarto Mondo”, scirvono, “nessuno può consentire che una simile situazione si protragga ulteriormente, risultandone altrimenti minata, insieme alla dignità delle persone, la stessa legittimità della potestà punitiva e cautelare”, e chiedono che la stampa venga ammessa a documentare con foto e filmati lo stato penoso dei luoghi. Luoghi invibili anche per chi in carcere lavora, primi tra tutti gli agenti di polizia penitenziaria (fortemente sotto organico peraltro)
Sta di fatto però che tra le istituzioni che dovrebbero occuparsi del carcere c’è anche la magistratura stessa: decine e decine negli ultimi anni sono stati i ricorsi ex articolo 3 Cedu (inumane condizioni di detenzione) cui la Magistratura di Sorveglianza ha iniziati a dare risposta accordando gli sconti di pena previsti dalla sentenza Torreggiani. Ma rimane ancora senza esito la denuncia-esposto presentato nel 2022 da 200 detenuti sulle disumane condizioni del carcere: “Come sindacato della magistratura – precisa Focardi – il nostro compito non è perseguire, ma rendere noto anche ai colleghi della situazione che si vive a Sollicciano”.