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Il Cielo e la Stanza #14 - A Sollicciano una direttrice pro tempore. L'altrodiritto: "Crisi gravissima, serve soluzione stabile" Redazione Novaradio
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Il carcere di Sollicciano avrà una nuova direzione ma temporanea e, per così dire, a mezzo servizio. Dopo il mancato rinnovo dell’incarico ad Antonella Tuoni – trasferita alla direzione del carcere di Arezzo è stata designata quella che da un anno circa è la direttrice del carcere della “Ranza” di San Gimignano, Mariateresa Gianpiccolo, per un periodo di tre mesi.
Una decisione che non ha mancato di suscitare immediate polemiche da parte del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, secondo cui l’aver unico direttore a gestire contemporaneamente i due penitenziari è un ” apice di irresponsabilità istituzionale, in un momento di gravissima crisi per entrambe le strutture”. Più articolata la posizione della garante dei diritti dei detenuti a san Gimignano, Sofia Ciuffoletti, presidente de L’Altrodiritto: “Non mi esprimo per slogan” dice a Novaradio, spiegando come non necessariamente un incarico da “reggente” di per sé significa una disattenzione o abbandono, e cita proprio l’esperienza di san Gimignano con l’ex direttore “in missione” Giuseppe Renna, che ha permesso l’avvio di un percorso positivo: dal passaggio all’alta sicurezza, al consolidamento del polo universitario, alla questione dell’allaccio all’acquedotto.
Viceversa, spiega Ciuffoletti, la situazione di Sollicciano è di “gravissima crisi” uno dei peggiori se non il peggiore delle carceri italiani, anche per l’assenza di una direzione e di una governance: “Il problema è che siamo a fare le cose con risorse minime” perché si toglie tempo ad una direzione finalmente stabile. Quella di una direzione temporanea, è in sostanza la valutazione di Ciuffoletti, è una decisione che se si fa per governare una situazione transitoria può andare bene, ma quel che serve è comunque una direzione stabile.
Allo stesso modo, quello di cui ha altrettanto bisogno Firenze è di un garante dei detenuti: la sua nomina si è incagliata a causa di alcune irregolarità del bando – segnalate proprio da L’Altrodiritto – tra cui principalmente il fatto che fossero ammessi solo cittadini italiani. Impraticabile la soluzione ipotizzata di procedere d una nomina provvisoria e poi, una volta modificato il bando, a quella definitiva. “Il garante c’è, anche se in proroga, ed è un garante esperto. Il Consiglio Comunale corregga il bando e si proceda nei più breve tempo possibile alla nomina del nuovo garante” l’appello di Ciuffoletti,