TOSCANA – No alla riduzione delle tutele in materie di ferie e malattia, alle proposte sul lavoro straordinario obbligatorio e al peggioramento dei sistema degli incrementi di salario, e no all’accentramento a livello nazionale della contrattazione su orario e classificazione dei lavoratori.
E’ a sostegno di queste richieste chei lavoratori del settore tessile-abbigliamento incroceranno le braccia in difesa del contratto nazionale di lavoro di un settore che nella nostra regione impiega 40 mila persone.
La mobilitazione è proclamata a livello nazionale della Cgil: in Toscana un presidio si terrà dalle 10,30 di lunedì davanti alla sede di Confindustria Toscana Nord a Prato, per contestare le posizioni espresse da Sistema Italia Moda al tavolo della trattativa.
“Lavoratrici e lavoratori tessili della Toscana faranno sentire la propria voce – dichiarano Fabio Berni, Segretario Generale della Filctem Cgil Toscana, e Massimiliano Brezzo, Segretario Regionale Filctem Cgil con delega al Settore Tessile – per ribadire l’importanza del Contratto Nazionale di Lavoro e la necessità di giungere quanto prima alla conclusione della trattativa per il suo rinnovo”.