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FIRENZE – Un doppio omaggio a Luigi Nono, l’arpa di Doriene Marselje, ma anche un’azione sonora dal titolo “Foosball” dove il calcio-balilla diventa strumento aumentato suonato dal pubblico e da giocatori agonisti: torna dal 13 al 24 marzo in vari luoghi della città il Tempo Reale Festival, la rassegna dedicata alla musica sperimentale organizzata dal centro di ricerca, produzione e didattica musicale fiorentino. L’edizione 2024 è dedicata ad Albert Mayr, compositore e sperimentatore recentemente scomparso e proporrà appuntamenti in vari spazi dalla storica Galleria Frittelli, al Memoriale delle Deportazioni, passando per la Sala dei Giochi di Villa Favard di Rovezzano, Cango Cantieri Goldonetta e Villa Strozzi.
Questa edizione del festival si aprirà nel segno della musica di Luigi Nono (1924-1990) in occasione del centenario dalla nascita del compositore, tra i massimi rappresentanti dell’avanguardia europea del secondo dopoguerra. Animato dall’esigenza di partecipazione dell’arte alla vita, ai problemi umani, alle lotte politiche e sociali del nostro tempo, Nono è stato uno sperimentatore legato a grandi intellettuali del secolo scorso come Maderna, Vedova, Abbado, Pollini, Cacciari e tanti altri. In programma, oltre ad alcune delle sue opere più note, attesa la prima esecuzione fiorentina dell’ultima opera composta da Nono nel 1987, in collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini. Tra gli interpreti la cantante Monica Benvenuti, Francesco Giomi e Giancarlo Schiaffini all’elettronica (13/3, Galleria Frittelli). Domenica 17 mattina invece appuntamento al Memoriale delle Deportazioni con “Memoriale Auschwitz | Focus Suono”, dove il pubblico parteciperà alla visita e ascolto guidato dell’opera, animata dalla musica di Nono (17/3, ore 11).
Dalle sonorità del Novecento a quelle dei giorni nostri con uno strumento come l’arpa di Doriene Marselje incontra il live electronic di Valerio Sannicandro (16/3, Sala dei Giochi Villa Favard); mentre oggetti di uso comune diventano strumenti nel caso di “Foosball”: un’azione sonora partecipata per una pluralità di giocatori di calcio-balilla e live electronics, dove l’intramontabile gioco diventa uno strumento aumentato, fatto suonare dal pubblico, ma anche da giocatori professionisti, nell’ambito de “La democrazia del corpo” (24/3, Cango).
Fuori dal festival, a giugno, torna “Maggio Elettrico”, una due giorni sul nuovo e sulle frontiere dell’elettroacustica (11-12/6) nell’ambito dell’86o Festival del Maggio Musicale Fiorentino che coinvolgerà la Sala regia del Teatro del Maggio, mai aperta al pubblico.