*
VAIANO (PO) – Rimane ancora estremamente difficile la situazione dei collegamenti da e per i comuni della Valbisenzio di Vaiano, Vernio e Cantagallo, dopo le frane che tra fine febbraio e inizio marzo hanno interrotto in due diversi punti la SR325 (tra Sasseta e Montepiano, e tra Cartaia e Camino). Nelle ore scorse è stato riaperto il traffico in direzione del versante bolognese, con senso unico alternato e solo per i mezzi pesanti per il passaggio dei tir che garantiscono l’approvvigionamento di viveri e carburanti. La circolazione è possibile grazie alla predisposizione di un “anello” di strade secondarie, oppure tramite il treno. Confindustria Toscana stima un danno di 50 milioni di euro per il sistema moda pratese a causa del blocco delle tintorie.
Le istituzioni locali, i sindaci della valle e la Provincia di Prato, fanno appello a Regione, Ministero delle Infrastrutture e governo per un intervento straordinario: “Oltre 18.000 le persone che patiscono ogni giorni ii disagi dell’isolamento – segnala a Novaradio il sindaco di Vaiano Primo Bosi, sottolineando come gli interventi di ripristino siano particolarmente complessi e lunghi: “Serve che Regione e governo stanzino risorse per interventi a medio termine, per l’adeguamento in tempi brevi della circolazione secondaria che si sta rapidamente deteriorando”.
“Da sabato quotidianamente partecipiamo agli incontri del comune di Vaiano, le strade regionali sono di proprietà della Regione ma la manutenzione è della provincia. Tra i supporti che abbiamo potuto mettere in campo abbiamo convinto Rfi ad aumentare i treni sulla linea di quella zona”, ha detto oggi l’assessore a trasporti e infrastrutture della Toscana Stefano Baccelli. A ribadire il concetto il presidente Giani che aggiunge: “Se gli interventi si trasformano in strutturali è lì che interviene la Regione, ma devono essere i tecnici a dire cosa fare, per questo ho dato disponibilità ad un incontro per capire quali potrebbero essere questi lavori. Se si parla invece di creare un’alternativa alla 325, con una galleria che da quella zona porti a Figline di Prato ecco che per questo tipo di intervento servono risorse nazionali e c’è bisogno di aprire un tavolo con il ministero”.