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FIRENZE – Anche l’arte diventa terreno di scontro politico-elettorale a Firenze: ad accendere le polveri è Tomaso Montanari, critico d’arte e animatore della associazione “11 agosto” impegnata nella costruzione di un’alternativa alla giunta Nardella, ad attaccare frontalmente l’amministrazione comunale. Motivo? La presunta censura di un murales nelle Residenze d’artista di via Palazzuolo, contigue al Museo Novecento, affidato al noto artista “Nemo’s”.
Il dipinto raffigura le inquietanti figure di “vecchi-bambini”, leitmotif dell’artista, in una Firenze grigia e cupa, in cui prendono forma le storture della modernità, in primis la turistificazione della città e mercificazione del suo patrimonio artistico. L’architetto del Comune incaricato di seguire il progetto, avrebbe segnalato l’opera come inopportuna e offensiva per il Comune, suscitando la preoccupazione dell’autore e la denuncia di Montanari. “Nessuna censura, l’opera sarà regolarmente inaugurata nei prossimi giorni” replica il Comune con l’assessora alla cultura Alessia Bettini.
Una vicenda in cui emergono da più parti “ingenuità, dilettantismo e ipocrisia da campagna elettorale” dice a Novaradio l’esperto e critico d’arte Francesco Bonami: “Chiunque conosce Nemo’s sa come lavora, ma anche l’artista avrebbe dovuto essere più chiaro. E Montanari tira acqua al suo mulino”.