Dopo le violenze subite venerdì scorso, gli studenti e le studentesse di Pisa replicano al Questore che ha “ammesso un problema di gestione della piazza, dal punto di vista organizzativo e operativo, a suo avviso causato dal fatto che non erano chiari gli obiettivi del corteo”. “Gli obbiettivi del corteo di Venerdì erano molto chiari – ha spiegato a Novaradio Alessandra per gli Studenti per la Palestina di Pisa – ed erano quelli di andare nei nostri luoghi della formazione, quindi davanti alle scuole e nei poli universitari, e portare le contraddizioni rispetto alla complicità del genocidio in Palestina. La Questura ha provato a strumentalizzare ancora una volta una mobilitazione per la Palestina per giustificare la violenza con la scusa dell’antisemitismo, accusa inaccettabile”.
Se la risposta della città è stata immediata, tanto che la sera stessa di venerdì migliaia di persone hanno affollato Piazza dei Cavalieri in solidarietà agli studenti manganellati, le forze politiche si sono divise nelle reazioni e tra queste stride il silenzio della Presidente del Consiglio Meloni. “Il silenzio delle Istituzioni non ci stupisce perchè parlare di quello che è successo venerdì significa dover parlare del perchè eravamo in piazza e questo non è possibile per chi si rende complice di questo genocidio direttamente. Ci ha invece stupito in positivo la reazione di genitori, professori e della società pisana che è scesa in piazza già venerdì sera ma anche delle tante altre iniziative nelle altre città italiane da parte di studenti che dimostrano quanto la solidarietà alla Palestina non è una cosa solo di poche persone ma è una questione che tocca la maggior parte del Paese”.