FIRENZE – Oltre 1.000 persone e un teatro Puccini al completo e tanta gente rimasta fuori, hanno salutato il “debutto” ufficiale dell’Associazione “11 agosto” lanciata nelle scorse da Tomaso Montanari con il dichiarato obiettivo incidere da sinistra sulle prossime elezioni comunali. Nei giorni scorsi lo storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena aveva spiegato come l’associazione non fosse un soggetto politico ma che avrebbe dovuto portare alla nascita di una lista capace di riunire tutti coloro che pensano che Firenze debba essere “liberata” dal un Pd divenuto solo “sistema di potere” e che è possibile un “cambiamento da sinistra”.
Dal palco del Puccini, Montanari ha ribadito la necessità di liberare Firenze “dalla rassegnazione”, combattere la mercificazione imposta dal turismo globale, la privazione di spazi pubblici, contrastare la crescente disuguaglianza in una città in cui è sempre più difficile vivere. “Possiamo dirlo che la città è andata put…ne? – ha scandito, quasi parafrasando le parole pronunciata qualche giorno fa dalla direttrice dell’Accademia Cecile Hollberg – Davvero non c’è nulla da cambiare in una città in cui un cono gelato costa più di un’ora di lavoro della persona che sta al bancone e lo serve?”. A seguire tanti interventi, che raccontando dei “mondi” politici e sociali cui Montanari parla: l’ex procuratore di Firenze Beniamino Deidda, il portavoce del Collettivo di Fabbrica Gkn Dario Salvetti, la giornalista Sandra Gesualdi, l’attivista ecologista Andres Lasso, l’urbanista Ilaria Agostini. l’avvocato Danilo Conte, e ancora i rappresentanti del giornale-comunità “Fuori Binario”, dei movimenti per i Beni Comuni e l’Acqua Pubblica.
Montanari, che con la sua “uscita allo scoperto” ha suscitato grandi aspettative e speranze nel popolo della sinistra cittadina, ha chiarito che la sua non sarà una “discesa in campo”: non sarà candidato sindaco, ma semmai è “pronto a candidarsi capolista della lista civica”, che avrà un altro nome dall’ Associazione 11 agosto. Il candidato a sfidare Sara Funaro e gli altri candidati rimane quindi uno, se non il principale, nodo da sciogliere: i nomi circolati finora, da Daniela Morozzi a Sandra Gesualdi a Anna Marson, sembrano più tentativi di tastare il terreno che vere e proprie proposte. Montanari dichiara che l’obiettivo è riuscire “a fare una grande coalizione e a proporre un nome alto e condiviso perché diventi il sindaco”. In platea, ad ascoltare interessati gli esponenti del M5s cittadino, i consiglieri comunali di Firenze Democratica vicini a Cecilia Del Re, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune per Dmitrij Palagi. La ricerca continua.