*
FIRENZE – Protesta di un gruppo di dipendenti dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze: chiedono le dimissioni, per “assoluta inadeguatezza ed incompatibilità” con “i valori fondanti il codice etico della Fondazione stessa” del neo presidente della Fondazione Meyer Marco Carrai: quest’ultimo è anche console onorario di Israele. Per lunedì annunciato un presidio alle 10 in viale Pieraccini, fuori dall’ospedale pediatrico fiorentino: durante la manifestazione, come gesto simbolico, verrà restituito il regalo di Natale della Fondazione ai dipendenti, un ombrello. “Il codice etico della Fondazione Meyer – si spiega in una nota diffuso dal gruppo di sanitari – ripudia ogni sorta di discriminazione ‘non tollerando nella maniera più assoluta violazioni dei diritti umani'”. Carrai è console onorario di “uno Stato che da anni disattende le numerose risoluzioni Onu a suo carico e che recentemente ha risposto ad un attentato, sicuramente grave e per questo assolutamente da condannare, in modo chiaramente sproporzionato”.
“Sconvolto e amareggiato di questi fomentatori di odio” si dice il diretto interessato – mi rammarico che questi odiatori non una parola abbiano detto contro le donne stuprate da Hamas, i bambini rapiti e decapitati. Contro l’iniziativa si scaglia Emanuele Cocollini, dell’associazione Italia-Israele: “Questo gruppo di persone si è già qualificato come inadeguato ad operare in un contesto così delicato” come quello dell’ospedale Meyer. “Auspichiamo – conclude – che le autorità preposte intervengano per impedire questo presidio”.
“L’antisemitismo no c’entra nulla, la questione è innanzitutto etica” replica Chiare De Bettin, infermiera del Meyer, tra i firmatari della protesta: “Israele da oltre 100 giorni sta bombardando indiscriminatamente i civili palestinesi (ormai le vittime sono oltre 25mila) e nel farlo sta violando costantemente sia i diritti umani, sia la Convenzione di Ginevra. Carrai sostiene pubblicamente sui social e sulla stampa la legittimità di queste azioni e non ha mai speso una parola in difesa della popolazione civile, per questo le finalità della Fondazione ci risultano del tutto disattese ed incompatibili con la posizione attualmente portata avanti dal console onorario di Israele”.
In occasione del presidio di lunedì – come si legge in un volantino firmato da Sanitari per Gaza Firenze, Cub sanità, Comitato Io non ci sto, Comunità palestinese, Assopace Palestina, Associazione amicizia italo palestinese, Arci Città visibili, Medicina democratica – annunciata anche la consegna delle “firme di 10.000 persone concordi all’esonero” di Carrai dalla Fondazione.