FIRENZE – Fantasia, storia e attualità, per continuare ad esplorare le dinamiche sociali ed esistenziali del nostro presente attraverso le parole della nuova drammaturgia. Sono le linee guida della per la seconda parte della stagione 2023/2024 del Teatro delle Spiagge, che dal 12 gennaio al 25 aprile il propone 13 appuntamenti con un cartellone a cura della compagnia Teatri d’Imbarco.
Si parte stasera, venerdì 12 gennaio, con “Life is a Flower”, lo spettacolo in prima regionale della compagnia Mulino ad arte (Torino). Il testo di Daniele Ronco e Francesco Bianchi, diretto da Raffaele Latagliata e interpretato da Daniele Ronco e Graziano Piazza, porta in scena un presente alternativo, o forse un futuro molto vicino, in cui la crisi climatica si è aggravata al punto che gli esseri umani non sono più liberi di viaggiare a piacimento. È in questa realtà che un affermato influencer di viaggi è costretto a scontare la pena per aver superato il limite di emissioni, prendendosi cura di per un anno un vecchio architetto.
La stagione prosegue il 2 febbraio con “Dov’è finito lo zio Coso”, tratto da un romanzo di Alessandro Schwed e presentato da LST Teatro il 2 febbraio, evoca invece la possibilità di un passato alternativo, travolto da un’improvvisa e definitiva distorsione della memoria personale e collettiva che annulla il ricordo della seconda guerra mondiale e l’orrore della shoah. Il 3 e il 4 febbraio, “Le api” di Fiammetta Perugi, nato nell’ambito del progetto di formazione WAY Professione Teatro, a cura di AttoDue in collaborazione con Archetipo, Catalyst, Officine Papage, Teatri d’Imbarco. Dopo due classici – il modernissimo “Novecento” di Alessandro Baricco nella versione di Attori e Tecnici con Stefano Messina (16 febbraio) e l’esilarante “Shakespeare in Socks” di Nicola Castelli con BarbaraMattavelli e Luca Marchiori,prodotta da ILINX Teatro (23 febbraio) – si ritorna al futuro con “Procedura” di Renato Gabrielli proposto in prima regionale da Nove Teatro (Reggio Emilia) il 1 marzo. La pièce – premio inedi-To 2020 – esplora l’intricata dinamica tra possesso e identità in un mondo dove è possibile creare all’infinito repliche di se stessi.
In occasione della Festa della Donna e per i 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini, dall’8 al 10 marzo tornerà in scena “La cameriera di Puccini”, uno speciale riallestimento della prima produzione di Teatri d’Imbarco firmato e diretto da Nicola Zavagli con Beatrice Visibelli e Giovanni Esposito. Due eventi saranno dedicati alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, un tema particolarmente caro a Teatri d’Imbarco: “O’ pallone” di Giovanni Esposito (17 marzo, in prima regionale), la storia di quattro bambini del rione Sanità che la grande passione per il calcio porterà a diventare strumenti del sistema camorristico, e “Mio padre, un magistrato” di Clara Costanzo (22 marzo), liberamente tratto dal romanzo “È così lieve il tuo bacio sulla fronte” di Chiara Chinnici.
Ad aprile alle Spiagge è in scena “Certi di Esistere” di Alessandro Benvenuti (5 e 6 aprile, produzione Seven Cults), una commedia meta-teatrale sviluppata nei toni caustici e mordaci tipici dell’autore, sempre ad aprile, il 19 e 20, il nuovo spettacolo di Teatro dei Naviganti “Una storia di Baffi”, atto unico di Domenico Cucinotta. Il programma si chiude il 25 aprile– in occasione della festa della liberazione – con “Storie di Villa Triste” di Nicola Zavagli, che rivoca una delle pagine più terribili della storia di Firenze durante l’occupazione nazifascista. In scena, con Beatrice Visibelli, i giovani attori della Compagnia Teatri d’Imbarco.