*
MUGELLO – È ripresa, a partire dalle 13.40 la circolazione dei treni fra Faenza (Ravenna) e Marradi (Firenze), sulla linea Faentina, chiusa nei giorni scorsi per motivi di precauzione dopo l’allerta di protezione civile per le possibili frane. Alle 12.20, fa sapere Trenitalia, i tecnici di Rfi hanno completato con esito positivo i controlli all’infrastruttura, necessari per il definitivo nulla osta alla ripresa del traffico ferroviario.
Nei tre giorni passati però sono stati pesanti i disagi registrati per le difficoltà messe in evidenza al sistema di servizi di trasporto sostitutivi che era stato predisposto: “La filiera della comunicazione non ha funzionato come avrebbe dovuto e sulla tratta i disagi sono stati enormi” hanno lamentato i sindaci mugellani di Borgo San Lorenzo e Marradi, in Toscana, e quelli romagnoli di Brisighella e Faenza: “La sospensione dei treni è stata comunicata solo a ridosso del blocco, con dettagli reperibili per lo più attraverso tam tam fra cittadini e gruppi social, ma il vero disastro è stato registrato sul fronte dei mezzi alternativi, a causa di bus insufficienti per numero, in partenza con orari sfalsati rispetto a quelli dei treni soppressi, col risultato che molte persone sono state lasciate a terra”.
Proprio l’eccezionalità della situazione, secondo i sindaci, avrebbe dovuto suggerire ai soggetti decisionali (Rfi, Trenitalia, Regione Toscana) di organizzare una tempestiva, chiara, ed efficiente catena di comunicazione dei provvedimenti e una immediata predisposizione dei mezzi sostitutivi dei treni. Dai sindaci la richiesta di immediata revisione dell’organizzazione del monitoraggio, dell’allerta e della trasmissione delle informazioni ai territori. La Regione ieri ha espresso vicinanza ai cittadini interessati dai disagi invitando Trenitalia a chiarire, ma il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, parlando a Novaradio avverte: lo scarico di responsabilità non serve: “Ci vuole uno sforzo di tutti. Se ognuno fa solo il suo compitino, succede come quando l’operazione è perfettamente riuscita e il paziente muore”