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FIRENZE – “Abbiamo un credito di circa 400 milioni verso gli imprenditori dei dispositivi medici” ovvero di payback e “siamo costretti a dover prendere atto che questi soldi non ci vengono versati. Quindi, una tantum, dovremo far quadrare il bilancio della sanità con un’addizionale Irpef”. Così il presidente della Toscana Eugenio Giani prima dell’inizio dei lavori del Consiglio regionale che deve approvare il bilancio. L’aumento, ha detto, “non tocca i redditi sotto 28mila euro annuo. Per i redditi superiori sarà quella richiesta da progressività delle imposte che ci consentirà di garantire i servizi che la sanità toscana riesce a garantire”.
Il governatore, che ancora oggi ha avuto un colloquio con il Ministro Schllaci, ha quindi chiarito la determinazione sua e del Pd: tasse aggiuntive per non approvare un bilancio in rosso e finire dunque nei “piani di rientro” della sanità. Una prospettiva su cui però che già da alcuni giorni che Italia Viva, altro partner di maggioranza e di giunta, si è dichiarata indisponibile: “No ad aumenti di tasse, si taglino gli sprechi” ha detto anche il leader nazionale Renzi. Che succederà? Si arriverà alla rottura della maggioranza? “Lo vedremo – dice Giani – quando si aprirà il dibattito”
La seduta di bilancio iniziata oggi pomeriggio si prospetta quindi “calda” oltre che “lunga”, e potrebbe arrivare a conclusione anche fra diversi giorni. “Darà spazio a tutti – assicura il presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo – ma il mio compito è anche far approvare il bilancio entro fine anno, perché contiene anche norme che riguardano misure per gli alluvionati che hanno perso tutto”.