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FIRENZE – Tredici teatri, 40 proposte tra opera, prosa, concerti, danza, monologhi e vernacolo, 6 spettacoli, un solo abbonamento. Torna per il 2024 PassTeatri, il ticket trasversale creato da Firenze dei Teatri, che permette di assistere a 6 spettacoli a scelta nei 13 teatri aderenti al prezzo calmierato di 48€. Per gli spettatori e le spettatrici under 30 c’è PassGiovani, ancora più conveniente, che con 30€ permette di comporre il proprio carnet di 6 spettacoli con una selezione di appuntamenti pensata appositamente (info www.firenzedeiteatri.it).
“Sarà possibile vedere una gamma si spettacoli davvero completa, dal teatro in vernacolo all’opera lirica, e il tutto a 48 euro” spiega Andrea Bruno Savelli, presidente di Firenze dei Teatri. Il pass non è nominale e quindi cedibile anche a terzi. C’è un unico vincolo: essere utilizzato in 6 teatri diversi. L’obiettivo è favorire la scoperta di realtà differenti, di ogni dimensione e vocazione, diffuse su tutta l’area metropolitana, accompagnando gli abbonati in un viaggio tra luoghi, persone, stagioni, visioni.
Ecco le realtà coinvolte, da Firenze fino alla Piana e al Mugello, dai grandi teatri a quelli “di quartiere” di Firenze: Teatro Cantiere Florida, Teatro di Cestello, Teatro Le Laudi, Teatro Lumière, Teatro Puccini, Teatro Reims, Teatro delle Spiagge e Teatro Verdi a Firenze, e poi Teatro Comunale Di Antella, Teatro Corsini di Barberino del Mugello, Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, Teatro Delle Arti di Lastra a Signa, Teatro Manzoni a Calenzano. Con lo stesso fine vengono creati i due pass, che nel tempo hanno permesso di attivare un circolo virtuoso aprendo a nuovi spettatori la varietà del panorama teatrale fiorentino e avvicinando il pubblico di domani alle arti del palcoscenico.
Inoltre Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro della Pergola e Teatro di Rifredi offrono la possibilità ai detentori dell’abbonamento di acquistare ingressi a prezzo scontato – 8€ per i detentori di PassTeatri e 5€ per PassGiovani – per 10 spettacoli scelti.
Un’opportunità in più anche per stimolare la presenza in realtà già affermate, come la Pergola / teatro della Toscana e il Maggio – che hanno visto emergere negli ultimi mesi importanti difficoltà finanziarie e la necessità di far fronte a importanti “economie”. Una situazione di fronte cui la Città metropolitana avverte di non esser più disposta a dare soldi a pioggia: “Ci siamo sempre stati per sostenere queste realtà – dice Letizia Perini, consigliera delegata alla cultura della MetroCittà – l’importante è che sia fatto un buon lavoro perché dare risorse a fondo perduto non pensiamo sia giusto verso quei teatri che arrivano a fine anno facendo un buon bilancio mettendo a terra progetti di alta qualità. Lavoreremo sul prossimo anno con il direttore Sacchi per dare, sì, qualche risorsa in più, ma facendo investimenti consapevoli”.