FIRENZE – Nonostante annunci e rassicurazioni, degli attesi stipendi e tredicesime non c’è ancora l’ombra, e così gli orchestrali del Maggio entrano in stato di agitazione, a pochi giorni dallo sciopero dei dipendenti iscritti alla Cgil. La decisione è stata presa, spiega una nota, nel corso dell’ultima assemblea dei dipendenti aderenti al sindacato autonomo Fials. “Uno dei punti cardine della legge sul salvataggio dei teatri lirici è la certezza di risorse – spiega la sigla sindacale in una nota – ma il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) è stato ridotto”.
In più, dichiara al Fials “l’accordo tra Comune e Fondazione sulla gestione degli immobili e la patrimonializzazione è ancora lontano dell’essere definito: il Comune con una delibera a dicembre “afferma di prendersi carico della gestione e manutenzione degli impianti all’Opera di Firenze per un costo stimato in circa tre milioni di euro, sottraendoli però dalle risorse annualmente stanziate per la Fondazione”. “Inoltre – si conclude – ha è ancora aperto il problema del passaggio ad Ales delle eccedenze individuate dal piano. Facciamo notare, infine, che la programmazione 2015 non è stata ancora presentata e anche l’organigramma è ad oggi incompleto”.