FIRENZE – Cultura, lavoro, futuro: come sviluppare la propria startup culturale, con quali opportunità di finanziamento? Cos’è e come si accede al “microcredito”? Come partecipare al programma Europa Creativa per ottenere il massimo di finanziamenti? A queste domande ha cercato di rispondere l’evento promosso da Euradia Italia – società europea di consulenza con sede a Firenze per la realizzazione di progetti europei – in collaborazione con ARCI Toscana in programma stamattina partire nella sede del Comitato Regionale ARCI (in piazza dei Ciompi, 11). La giornata di studi, aperta a tutti e rivolta al tessuto culturale, festivaliero, alle imprese del settore culturale della città, ha colto l’occasione per conoscere le opportunità di finanziamento europeo, nazionale e di microcredito.
Il connubio tra la cultura e la Toscana è duraturo e rappresenta uno dei fiori all’occhiello del territorio, che attira ogni anno numerosi eventi – tra festival e concerti – e stimati poli museali, famosi in tutto il mondo. Non ultimo, a confermare la vivacità economica della regione ci sono i dati del Ministero dello Sviluppo economico: nel secondo trimestre del 2022 si contano 693 startup innovative in Toscana (il 5% del totale nazionale), il 3% delle nuove società in regione, che vale il settimo posto a livello nazionale. Su Firenze, Pisa e Lucca converge oltre il 67% delle startup toscane. Inoltre, nel lavoro dei settori della cultura sono maggiori, rispetto al totale dei settori produttivi, le presenze di donne (44% contro 42% a livello nazionale), di giovani dai 30 ai 39 anni (24% contro 21%) e di laureati (47% contro 24%), secondo l’indagine aggiornata al 2021 sui i lavoratori nei settori culturali del Consiglio della Regione Toscana.
L’evento è stata l’occasione per fare il punto sulle diverse opportunità di finanziamento che enti pubblici e privati a livello regionale ed europeo mettono a disposizione delle start up culturali e creative del territorio, realtà di grande prospettiva e vivacità nel territorio toscano. I settori culturali e creativi (CCS) sono tra i più dinamici dell’Unione europea e dell’economia globale, con un notevole valore economico: costituiscono il 4,2% del prodotto interno lordo (PIL) dell’Unione Europea e creano 7,4 milioni di posti di lavoro, impiegando principalmente giovani.