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TOSCANA – Nel 2022, in Toscana sul fronte degli sfratti è stato registrato un +200% di richieste di esecuzione, e un +163% di esecuzioni di sfratto. E’ quanto emerge dal 12/o rapporto sulla condizione abitativa in Toscana, redatto dall’Osservatorio sociale regionale, in collaborazione con Anci Toscana e il settore politiche abitative della Regione. L’assessore regionale alla casa, Serena Spinelli ha spiegato che “nel 12/o rapporto sulla condizione abitativa in Toscana c’è un notevole aumento del numero degli sfratti, sia in fase esecutiva, che di richiesta di esecuzione. E c’è una dinamica rispetto all’abitare che determina, con la fase post pandemica, gli eventi critici mondiali e l’aumento dell’inflazione, che il costo degli affitti e dei mutui pesino sui redditi delle persone, soprattutto i precari, in maniera estremamente forte e pesante, mettendole in difficoltà nel sostenere l’affitto e il mutuo”.
Tra gli altri numeri del rapporto, quello che riguarda lo stock complessivo di case popolari (ERP): al 2022 risultano 5.871 edifici per un totale di 49.924 alloggi, cui si aggiungono altri 421 finiti e essi disposizione nel 2023. Nel 2021 le domande di sistemazione in erp presentate sono state 20.814, di cui l’85% accolte; nel 2022 le nuove assegnazioni sono state 1.029 (+2% sul 2021).
“L’aumento degli sfratti e l’aumento del peso del costo della casa sulle familie determina un aumento di richieste di alloggi per redditi bassi o a prezzo calmierato” sottolinea l’assessora Seren Spinelli: “Un tema di assoluta attualità che sembra però non voler entrare nell’agenda nazionale perché in questo momento”. Sulla messa disposizione di nuovi alloggi Ero, aggiunge, “si potrebbe fare di più ma il punto è che al momento facciamo tutto con le risorse regionali: siamo in una situazione in cui il contributo per gli affitti è stato azzerato, non ci sono notizie che ci siano risorse nella nuova finanziaria, e non ci sono nemmeno risorse per l’edilizia residenziale pubblica”.