FIRENZE – Il Teatro come comunità, un luogo dove le generazioni, i linguaggi, le culture s’incontrano, si confrontano e si influenzano reciprocamente, creando occasione di vita intensamente collettiva e migliore, per dire “NO” a chi ci propone una nuova barbarie. È il concetto attorno a cui ruota la stagione 2023/24 del Teatro delle Arti di Lastra a Signa, realizzata con il contributo dell’Amministrazione comunale e della Regione Toscana e curata dalla Compagnia Teatro popolare d’arte, diretta da Gianfranco Pedullà.
Dopo l’inaugurazione del 13 ottobre con Maria Cassi, stasera l’appuntamento è con “Donna non rieducabile” di Stefano Massini, venerdì 27 ottobre il Teatrino dei Fondi presenta “Muratori” di Edoardo Erba, uno spettacolo che parla di teatro e della sua crisi, mentre venerdì 3 novembre il Teatro Metastasio di Prato presenta “Questa splendida non belligeranza – Una storia così, poi così e infine così” di Marco Ceccotti. Il 10 novembre Silvia Frasson porta in scena “Poveri noi – storia di una famiglia nella tragedia della guerra”, che racconta la storia della famiglia di Gabriella Degli Esposti, Partigiana Medaglia d’oro al Valore Militare. La musica è protagonista dell’omaggio a Domenico Modugno, Gianfranco Berardi che racconta la sua vita e le sue canzoni (17/11), e nella produzione del Teatro Popolare d’arte “NapoliBuenosAires omaggio alla canzone napoletana in tango” (1/12).