PRATO – Approfondire temi e situazioni della Cina alla luce dei nuovi accadimenti politico-economico mondiali. È l’obiettivo della quarta edizione del Festival “Seta. Dialoghi sulla Cina Contemporanea”, in programma al Museo del Tessuto di Prato dal 5 al 7 ottobre, un appuntamento culturale, politico, sociale economico e sul costume che ospita importanti studiosi italiani e cinesi, diplomatici, giornalisti, analisti dell’Ispi e professori di economia internazionale delle principali università italiane ed estere. La città ospitante è per la quarta volta Prato, che con le sue 7.000 aziende – in prevalenza a guida cinese – è il più grande centro dell’abbigliamento europeo. Sono circa 3.700 le imprese cinesi nelle confezioni e 400 nel tessile solo in città, poi ci sono quelle nel distretto che si estende alla Piana verso Firenze.
Partendo dai fatti internazionali, l’intenzione nei tre giorni di incontri, sarà approfondire il ruolo della Cina e quello del Brics, raggruppamento delle nuove economie mondiali (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Non mancherà, inoltre, uno sguardo sul ruolo di Prato e della Toscana come è stato riferito nella presentazione della tre giorni di approfondimenti, avvenuta questa mattina. Spazio anche alla fantascienza e alla musica rock, oltre che a un focus sui risultati raggiunti con l’insegnamento della lingua cinese nella scuola italiana, con l’intervento dei professori dell’Associazione italiana insegnanti di lingua cinese. Infine, si discuterà anche di moda e delle nuove sfide di marketing. Tutti gli incontri del festival – promosso dall’associazione Orientiamoci in Cina, patrocinato dall’ assessorato alla cultura del Comune di Prato, dalla Provincia di Prato, dal Pin, (Polo Universitario città di Prato – sono gratuiti e aperti al pubblico. Informazioni sul programma in allestimento sono consultabili alla pagina www.festivalseta.com.