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FIRENZE – Stop al caro-affitti per gli studenti universitari, e investimenti concerti per la creazione di nuovi studentati pubblici. Torna da stamani anche a Firenze la protesta delle “tendate” promossa a livello nazionale da Udu-Sinistra Universitaria. Davanti alla biblioteca del Polo di Scienze Sociali di Novoli un gruppo di studenti hao montato una tenda e affisso degli striscioni per rendere evidente a tutti un problema che per i fuori sede è pane quotidiano: il boom dei prezzi per le camere in affitto e la carenza di alloggi universitari. “I prezzi variano a seconda delle zone, fino a 600 euro per una stanza singola e 300/350 euro per una in condivisione” dice Riccardo Pisoni, rappresentante Udu – Sinistra Universitaria. Le soluzioni? Semplice, più borse e posti alloggi per i meritevoli, attualmente insufficienti. “L’anno accademico scorso 200 vincitori di borsa alloggio hanno trovato sistemazione solo nel corso dell’anno accademico, mentre altri 200 sono rimasti fuori. E il contributo affitto è di sole 400 euro per 10 mensilità” insufficiente per gli attuali prezzi di mercato.
A contribuire alla carenza di posti anche il fatto che due Case dello Studente a Firenze sono chiuse per ristrutturazione. I fondi Pnrr hanno stanziato risorse per l’edilizia universitari, ma l’ateneo fiorentino non ha presentato progetti: “I nuovi bandi parlano di accordi con privati, quindi di nuovo studentati di lusso. E non ci sono novità sul progetto di realizzare uno studentato a Monna Tessa di Careggi” (proprietà dell’Asl).
In tutta questa penuria, l’ateneo vorrebbe mettere in vendita tre studentati attualmente attivi (via Maragliano, via Donizetti e via San Domenico a Quaracchi), altrimenti rischierebbe di saltare il trasferimento di Agraria dalla Cascine a Sesto. Un paradosso, per gli studenti di Udu: “Lo ha detto anche la rettrice Petrucci: l’università non deve fare profitto”.