MUGELLO – A 5 giorni dal sisma a Marradi ancora decine di persone continuano a dormire nella tensostruttura delle Protezione civile; anche a Palazzuolo sul Senio si scontano ancora difficoltà, tra abitazioni lesionate e danni agli edifici pubblici, ma si cerca di tornare alla normalità: “Sette sono le situazioni in cui abbiamo impedito il rientro e le persone dormono da parenti” per problemi di staticità, dice il sindaco Giampiero Phil Moschetti: “Nella struttura da noi preparata per dormire fuori casa fino fino a due notti c’erano 10 persone, mentre ieri notte non c’era nessuno, anche se qualcuno ancora ha dormito in auto. Per quanto riguarda noi, sembrerebbe che c’è stato un affievolimento” dello sciame sismico. Le scuole sono aperte, con la cautela di tenere le porte delle classi e i portoni delle scale antincendio, non abbiamo chiuso il COC. Rimaniamo in stato di allerta. Rimangono interdetti i luoghi di culto chiusi nei giorni scorsi – tra cui la chiesa di santo Stefano e la pieve romanica, oltre altri 2 edifici di sotto verifica – e rimane chiuso il terzo piano del Palazzo Comunale, su cui dovevano partire dei lavori di messa in sicurezza sismica a breve: “Era già pianificato che entro ottobre ci saremo dovuti trasferire ” dice il sindaco.
L’attenzione ora si sposta sugli interventi da completare per il ritorno alla normalità: “Bene la dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Regione, ci aiuta a snellire alcune procedure come lo sgombero delle macerie” dice ancora il sindaco, che però sottolinea come si debba passare anche alla ricostruzione. “La fase della somma urgenza la iniziamo adesso, quella di ricostruzione degli edifici arriverà successivamente”. Non solo del sisma, ma anche dell’alluvione del maggio scorso, per cui si devono ricostruzione pd ponti e strade: “I soldi della somma urgenza ci sono stati deliberati, ma ancora non li abbiamo a disposizione. Dovrebbe essere competenza della Protezione Civile, ma i fondi uno li eroga solo se ce li ha”.