FIRENZE – È fissato il prossimo 21 settembre il tavolo istituzionale tra sindacati, Regione Toscana, Comune di Prato e Fondazione Pecci per chiedere di ritirare i licenziamenti dei due dipendenti del Centro notificati nei giorni scorsi: questa una delle novità emerse dopo il presidio di protesta organizzato da Fp Cgil e Uil Fpl di Prato ieri davanti al museo. “In programma anche un tavolo sindacale con la Fondazione da fissare dopo il 12 settembre – spiega a Novaradio Alessio Bettini di Fp Cgil Prato – dove chiederemo fermamente il reintegro dei lavoratori e chiarezza sul buco di bilancio da oltre 300mila euro”.
Alla manifestazione di ieri hanno partecipato circa 25 persone con lo slogan “non si risana il Pecci sulle spalle dei lavoratori”, riferito ai problemi di bilancio con cui la Fondazione per le arti contemporanee in Toscana ha giustificato i due licenziamenti. Alla mobilitazione è arrivato anche il sostegno del PD pratese: “Il Pd di Prato è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del Centro Pecci e chiede che vengano immediatamente ritirati i due licenziamenti decisi dal consiglio di amministrazione della Fondazione. Si deve fare un passo indietro, aprire subito una trattativa con i sindacati e attivare il tavolo di confronto con Comune e Regione per esplorare tutte le possibili soluzioni”, ha dichiarato in una nota il segretario provinciale dei Dem pratesi Marco Biagioni.