FIRENZE – “Siamo tutti Charlie”: con questo slogan Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi e Associazione stampa toscana hanno organizzato per oggi pomeriggio un presidio in segno di solidarietà alle vittime della strage compiuta ieri a Parigi presso la redazione di Charlie Hebdo, che ha fatto 12 morti, tra vignettisti, giornalisti e poliziotti, e molti feriti. Un modo per esprimere lo sdegno per la violenza dell’aggressione terroristica, a difesa della libertà di pensiero, di espressione e di critica alla base della democrazia. “Una risposta non violenta ad un atto violento – ha spiegato il presidente di Arci Firenze, Jacopo Forconi – per distaccarsi da qualunque forma di reazione violenza e ribadire i valori di coesione e tolleranza”.
La copia del David di Michelangelo in piazza della Signoria a Firenze addobbato ‘a lutto’ con la fascia nera. Questa l’iniziativa della simbolica e commemorativa, predisposta dal Comune di Firenze per per commemorare le vittime dell’attentato terroristico presso la redazione di Charlie Hebdo a Parigi. Stamani il sindaco Dario Nardella ha telefonato alla console onoraria di Francia a Firenze Isabelle Mallez esprimendo solidarietà al popolo francese e alla Francia. A Siena una bandiera francese listata a lutto è esposta alle trifore del Palazzo Pubblico in piazza del Campo, mentre a Prato il sindaco ha invitato tutte le scuole del territorio ad oprganizzare momenti di riflessione in classe siul tema della libertà di stampa e di espressione. Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin ha fatto esporre a Palazzo Municipale la bandiera della città a mezz’asta, in segno di lutto, a fianco del vessillo francese, aderendo così all’appello del presidente dell’Anci Nazionale Piero Fassino.
Rafforzate le misure di vigilanza su tutti gli obiettivi sensibili anche a Firenze. È quanto stabilito oggi nel corso di una riunione tra i vertici delle forze dell’ordine, convocata stamani dal prefetto Luigi Varratta dopo l’attentato a Charlie Hebdo in base ad una circolare che suggerisce maggior attnzione a tutte le sedi istituzionali e diplomatiche, luoghi di culto, stazioni, aeroporti e luoghi di aggregazione in generale. Sorveglianza aumentata in particolare verso gli obiettivi francesi, tra cui l”Institut Francais’ di piazza Ognissanti e il consolato francese, e anche verso le sedi dei giornali locali e tv anche se, ha spiegato il questore, al momento non sussistono elementi concreti che indichino imminenti fattori di rischio concreto a Firenze”.