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FIRENZE – Sono ottantotto gli “eventi estremi” che da inizio anno hanno messo in ginocchio buona parte dell’agricoltura toscana. A fare il punto dopo la nuova ondata di maltempo è Coldiretti Toscana, sulla base dei dati di Eswd. Tra questi, quelli che maggiormente preoccupano gli agricoltori sono le 26 grandinate, otto solo ad agosto “che hanno distrutto intere coltivazioni, ferito le piante e seriamente compromesso i prossimi raccolti”. Il direttore di Coldiretti Toscana Angelo Corsetti stamani a Novaradio spiega come “per difendere la produzione di vino e frutta sono state già attivate, laddove possibile, le contromisure come le reti anti-grandine che hanno il compito di evitare il danneggiamento dei frutti o è stata anticipata la raccolta, ma sono molte le aziende che stanno sempre più ricorrendo alle polizze assicurative per tutelare le produzioni dagli eventi atmosferici sempre più imprevedibili e pesanti”.
A causa della tropicalizzazione del clima è già stata tagliata la produzione di pere (-70%), mele (-30%), susine (-30%), meloni (-50%), frumento (-10%), pomodoro (-10%) così come delle varietà primaverili di miele (90%), latte (-15%) e uova (-10%). Previsioni in calo anche per il vino (-20%) secondo il primo monitoraggio di Vigneto Toscano e sulla prossima annata olivicola, dove la riduzione oscilla tra il 10% ed il 50% a seconda dell’areale.
Il futuro dell’agricoltura toscana ruota quindi intorno alla disponibilità idrica e per questo il direttore di Coldiretti Toscana dai microfoni di Novaradio lancia l’appello alla Regione affinchè metta mano alla legge sugli invasi: “Sono quasi 16mila gli invasi presenti ma che per vicende di manutenzione e di autorizzazioni subentrate oggi non vengono sfruttati quanto potrebbero. Riuscire a metterli a disposizione per le aziende diventa indispensabile”.