FIRENZE – Mancanza di conformità urbanistica, autorizzazione di voli fuori orario e non rispetto della zonizzazione acustica: sono le principali inadempienze al centro dell’esposto presentato nelle scorse settimane alla Procura di Firenze da alcune associazioni che sostengono “l‘illegittimità operativa dell’attuale aeroporto” di Firenze Peretola. Le motivazioni sono state illustrate stamani a Firenze dai firmatari della denuncia tra cui Italia Nostra, Legambiente Firenze, Medicina democratica Firenze, Vas Vita ambiente salute onlus, Comitato sorvolati di Brozzi, Peretola, Quaracchi.
“Queste associazioni hanno deciso di consegnare alla Procura una serie di documenti che dimostrano le illegittimità operative dell’attuale aeroporto di Firenze” ha spiegato Gianfranco Ciulli di Vas Vita ambiente salute onlus citando come esempio il decreto ministeriale del 29 novembre del 2000 “che è il piano di contenimento e abbattimento acustico che doveva essere attuato dal 2003 e che non è stato ancora attuato. Piano che prevede per esempio la delocalizzazione di case, l’insonorizzazione e la climatizzazione di altre. C’è il decreto di Via del 2003 che non è mai stato ottemperato. La commissione aeroportuale rumore dice che le ‘rotte anti rumore’ sono rimaste ferme al 2002 e per legge devono essere riviste su base quinquennale”. Secondo i promotori, continua Ciulli, “si insiste nel voler attuare la nuova pista per coprire tutte queste omissioni”.
Per Lorenzo Cecchi, presidente di Legambiente Firenze, “il rischio è che questo tipo di inadempienze sia utilizzato per sostenere la necessità di fare la nuova pista, invece, secondo noi dimostra tutto il contrario. Se i soggetti che si occupano del progetto dimostrano di fare inadempienze così gravi e non rispettano le normative c’è da avere paura di un nuovo aeroporto. Questo ci dimostra la loro inaffidabilità e visto che non ci sono le condizioni di operatività dell’attuale scalo a maggior ragione non ci saranno sulla nuova pista”.