FIRENZE – Saltato l’incontro previsto oggi in Prefettura sulla vertenza di Mondo Convenienza. Siderali rimangono le distanze tra le parti su più fronti: da un lato i lavoratori del servizio consegna in appalto della coop RL2 che da quasi 50 giorni stanno portando avanti il presidio davanti al deposito di Campi Bisenzio su alcune questioni basilari – introduzione di marcatempo a garanzia dell’effettività dell’orario di lavoro, rispetto delle norme di sicurezza, applicazione del contratto della logistica anziché quello multiservizi/pulizie – e dall’altra l’azienda, spalleggiata da Mondo Convenienza, che non solo non fa un passo avanti rispetto alle richieste dei lavoratori, non ritira 26 licenziamenti ai danni degli operai in presidio, e anzi sostiene una contro-mobilitazione di alcuni altri lavoratori che da alcuni giorni si sono presentati, con tanto di furgoni, davanti al Comune di Campi Bisenzio per chiedere che lo sciopero finisca.
Una “spaccatura” nel fronte degli operai in mobilitazione? “Ricostruzione fantascientifica” replica il sindacato SI Cobas, per il quale la protesta di vero non ha nulla, ed è invece una manovra orchestrata da Mondo Convenienza e RL2. Il sindacato, in riferimento a quanto finora successo a Campi Bisenzio – dall’aggressione ai picchetti operai, ai licenziamenti in ritorsione a chi protesta, fino ai contro-scioperi organizzati dai padroni – parla senza mezzi termini della ricomparsa di metodi erano “in voga 100 anni fa”, ai tempi quindi del ventennio fascista.
“Abbiamo dimostrato foto alla mano – ribatte Luca Toscano, SI Cobas, parlando a Novaradio – che quei lavoratori non sono altro che i caporali che a Bologna hanno attaccato i presidi di protesta. Quali operai poi protesterebbero invadendo la città con i furgoni aziendali? Chiediamo alle istituzioni di non farsi intimidire e tenere le posizioni”. Mercoledì si terrà un nuovo incontro in Regione; nell’attesa domani ci sarà un’assemblea al deposito di via Gattinella: “Ma già oggi i lavoratori torneranno a volantinare in centro a Campi per far sapere a tutti la verità dei fatti”.