FIRENZE – Circa 6 milioni di euro di risorse da destinare ad un unico obiettivo: ristrutturare e rimettere a disposizione entro la prossima estate dei cittadini 500 alloggi ERP sui 850 attualmente inutilizzabili. E’ questo il fulcro del Piano casa straordinario lanciato oggi dal Comune di Firenze. “Sul fronte casa negli ultimi anni non è stato fatto nulla, quindi ci muoviamo noi” dice il sindaco Nardella, che ricorda: “Dal governo rosso-verde in poi è sparito il fondo per la ristrutturazione degli immobili ERP sfitti, mentre l’esecutivo Meloni è arrivato a tagliare il fondo di sostegno affitti cui abbiamo sopperito con fondi nostri”. I soldi arrivano per 2 milioni da bilancio comunale, più altri 4 dai fondi europei PON Metro riservati alle Città metropolitane.
Obiettivo è invertire la tendenza che ha portato all’aumento progressivo dello stock delle case sfitte: dalle 420 nel 2019 alle 850 attuali. Questo perché ogni anno 200 se ne liberano, ma con i fondi attuali (10 milioni che ha a disposizione dai canoni casa spa) se ne ristrutturano solo 100. dato che ogni appartamento in medi ha bisogno di 20/25 mila euro di interventi per essere “rimesso a nuovo”, servirebbero invece 4/5 milioni l’anno.
Sempre in tema casa, Nardella ha confermato il suo impegno ad approvare l’annunciata misura per stoppare gli affitti temporanei in area Unesco: “Adotteremo una procedura accelerata e l’approveremo come norma di salvaguardia al POC attualmente in fase di approvazione, ma non è vero che una misura punitiva, e non sarà retroattiva” ha detto, aggiungendo: “Però i primi effetti li sta già producendo. C’è la corsa a registrarsi? Bene, vuol dire che stiamo facendo emergere tanto sommerso”. Nardella ha anche confermato l’impegno del Comune ad abbattere l’IMU seconda casa per 3 anni, per chi passerà da affitti temporanei ad affitti di lunga durata a canone concordato.
Altro impegno che Nardella ha ribadito è quello sull’approvazione delle norme sullo stop agli studentati e alla trasformazione degli immobili pubblici, anche se avranno un percorso più lento: saranno auto-emendamenti della giunta al POC e verranno approvati con il varo definitivo del Piano, entro la fine dell’anno. “Non è un mossa per evitare il referendum – ha detto Nardella – ai referendari dico che su questo ci metto la faccia”.