FIRENZE – Come e quando il teatro italiano ha saputo cogliere la crisi dell’alba del Duemila? A questo e ad altri quesiti risponde “Il teatro dentro la Storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia” (Anthology Digital Publishing, il libro del critico Rodolfo Sacchettini che presenta e analizza i principali nodi problematici affrontati dalla scena contemporanea dal punto di vista dei temi e delle forme, in relazione allo specifico contesto teatrale e al più ampio clima culturale.
Nella prima parte, per ogni anno dal 2001 al 2021 viene approfondito uno spettacolo scelto con l’intento non di stilare una classifica, ma di esplorare i linguaggi artistici nel loro sforzo di restituire, con intraprendenza ed efficacia, le trasformazioni e le contraddizioni del nostro paese, i desideri e le inquietudini dell’individuo ormai proiettato nel Ventunesimo secolo. In stretta connessione con gli eventi in corso, o anche in aperta dissonanza, il teatro italiano, in particolare quello riconducibile all’area della ricerca e del contemporaneo, ha disegnato un itinerario ricco e complesso, che si prova a raccontare anche nella seconda parte del volume tramite interviste a dieci protagonisti del palcoscenico già attivi negli ultimi decenni del Novecento. Tra ascendenze e filiazioni, solidarietà e conflitti generazionali Sacchettini penetra nel groviglio della scena contemporanea, guardando da vicino e da lontano, scrutandone luci e ombre.
Il libro sarà presentato venerdì 7 alle 11.00 al Castello Pasquini di Castiglioncello (Li), nell’ambito di Inequilibrio Festival, il festival dedicato alle scene contemporanee di teatro e danza con la direzione artistica di Angela Fumarola a cura di Fondazione Armunia.