FIRENZE – Maggior attenzione alla mobilità ciclabile e “dolce”, alla sicurezza e all’inter-modalità: vanno in questa direzione le 24 osservazioni della FIAB – Firenze Ciclabile al POC, il Piano Operativo Comunale di Firenze che è in fase di approvazione e per cui in queste ore stanno appunto scadendo i termini per la presentazione delle osservazioni. Tra le questioni sollevate all’attenzione, la necessità dell’inserimento nel piano dell’obiettivo della “città 30”, come già fatto ad esempio dal comune di Bologna; l’obbligo di realizzare rastrelliere e altri “standard minimi” per i ciclisti in caso di realizzazione di nuovi spazi abitativi.
Tra le critiche più nette avanzate, quelle relative ad alcune infrastrutture, ed in particolare la netta contrarietà alla realizzazione del futuro mega parcheggio da 3.000 posti previsto sul sedime ferroviario nei pressi di via Campo d’Arrigo e destinato ad essere il futuro parcheggio scambiatore treno (stazione Campo di Marte) e tramvia (linea Libertà-Rovezzano). “Un parcheggio scambiatore che non si sa cosa possa scambiare” osserva Tiziano Carducci, presidente FIAB Firenze Ciclabile stamani a Novaradio, che lo definisce piuttosto un attrattore di traffico in una son già “ampiamente urbanizzata”: “Quella di permettere di raggiungere lo stadio cio l’auto per una partita o un concerto – chiosa – appare una scelta poco lungimirante”.
Tra le questioni più critiche segnalate dalla FIAB anche quelle relative alla “ciclo-compatibilità” delle altre linee tranviarie in fase di realizzazione o progettazione:ad esempio le criticità relative alla realizzazione della nuova viabilità Pistoiese-Rosselli con il tombamento del Fosso Macinante prevista nel quadro dei lavori della linea tramvia 4 Leopolda-Campi. Oppure la mancata previsione di un collegamento ciclabile da Fortezza-Statuto verso la stazione di Firenze SMN: “L’idea di un collegamento lungo via del Crocifisso-Cennini con semaforo a chiamata, di cui ancora non c’è un progetto – spiega Carducci – non può essere una soluzione definitiva” per una città che aspira ad avere una mobilità ciclabile moderna verso la sua stazione centrale. Altro esempio ancora, le paradossali problematiche di viabilità ciclabile che presenta la tramvia VACS Libertà-San Marco in fase di costruzione, dove è impossibile imboccare da piazza san Marco a Cavour senza fare qualche metro contromano o scavalcare un marciapiede. O, infine, l’assenza di una pista ciclabile che conduca all’aeroporto di Peretola: “Molti lavoratori ci chiedono se c’è un percorso, che tutt’ora non esiste”.