Cultura

“Madonna che silenzio c’è, Francesco…”. Addio Nuti, talento comico dissacrante e sfortunato

today13/06/2023

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ROMA – Si è spento ieri Francesco Nuti, artista, attore e regista tra i più popolari e apprezzati della cosiddetta “new vawe” della comicità toscana degli anni ’80. Nato 68 anni fa a Prato, ma fiorentino di adozione, era da tempo malato. Una carriera folgorante, la sua, iniziata assieme a Athina Cenci e Alessandro Benvenuti con il gruppo “Giancattivi” – assieme a loro l’esordio cinematografico con il cult “Ad ovest di Paperino” – e proseguita con il folgorante successo di “Io, Chiara e lo scuro”, “Caruso Pascoski” e “Donne con le gonne”. Dopo una serie di flop al botteghino si apre per Nuti una fase di crisi creativa e personale, depressione e alcolismo. Nel 2006 un caduta in casa lo costringe in sedia a rotelle e lo priva della parola. Nuti si ritira dalla scene: la famiglia e gli amici di gioventù gli rimangono accanto. Immutato rimane l’affetto del pubblico toscano, ma le sue apparizioni pubbliche si contano sulle dita delle mani. Tra queste, lo spettacolo “Buon Compleanno Francesco Nuti”, l’11 maggio 2014, organizzato da Carlo Conti con Marco Masini, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni alla presenza dello stesso attore e regista, che qualche giorno dopo avrebbe compiuto 59 anni.

A ricordare la sua figura e l’eredità artistica ieri tantissimi messaggi, dal mondo dello spettacolo ma non solo: “Francesco era un grande che non ha bisogno di presentazioni: ha fatto la storia della commedia all’italiana per noi che siamo venuti dopo, con Benigni, Poli e i Giancattivi è stato un punto di riferimento”. Così l’ha ricordato Carlo Conti. “Con Pieraccioni e Panariello – sottolinea Conti – abbiamo sempre guardato a lui come a un punto fermo per lo spettacolo, il cinema, la televisione, quella degli anni di Non Stop, della Smorfia, di Verdone, di Troisi, una generazione di fenomeni. Per non parlare dell’avventura cinematografica che ha rappresentato passaggi importanti per la commedia. Il calvario lunghissimo che ha affrontato ci lascia senza parole, il mio abbraccio va soprattutto a Ginevra”, la figlia dell’attore e regista che gli è stata accanto fino alla fine.  “Artista fantastico, poetico, innovativo” lo definisce Leonardo Pieraccioni, che ricorda: “Quante risate mi hai fatto fare, quante volte son venuto a vedere i Giancattivi, quante volte ho guardato e riguardato i tuoi film o ascoltato ‘Sarà per te”.  “Che regalo quando – scrive nel post corredato da una bella foto di Nuti – i primi giorni del mio primo film ti presentasti a sorpresa a salutarmi sul set. E che emozione quel tuo compleanno che abbiamo festeggiato a Firenze davanti a 8000 persone!”. “Caro Francesco,  compagno di lavoro generoso, affettuoso e pieno di talento sarai sempre nei miei migliori ricordi” ha scritto sui social Carlo Verdone: “Un forte abbraccio alla tua famiglia a tuo fratello Giovanni e ai tuoi geniali “Giancattivi’ Athina Cenci e Alessandro Benvenuti. Gran dolore, tanta nostalgia”.

“Prato perde uno dei suoi figli più famosi e amati – recita una nota del Comune – aveva raccontato prima la sua città, i pratesi e il lavoro come nessun altro e poi aveva trionfato ai botteghini di tutta Italia anticipando l’onda toscana degli anni ’90 e dando vita a un vero sodalizio con il fratello Giovanni, musicista e autore di tutte le colonne sonore”. “Caro Francesco, troppo presto ci hai lasciato. Ci lasci tanti personaggi indimenticabili e una sensibilità rara” il commento del sindaco di Firenze Dario Nardella.

Scritto da: Redazione Novaradio


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