FIRENZE – Protesta stamani davanti al liceo Michelangiolo – lo stesso in cui a febbraio alcuni ragazzi sono stati vittime di un’aggressione di matrice fascista – dopo che tre ragazzi sono stati denunciati dalla dirigenza scolastica per fatti che risalgono all’occupazione svoltasi a dicembre scorso.
A renderlo noto è il Collettivo studentesco SUM, che nei giorni scorsi aveva stigmatizzato le denunce da parte della dirigenza scolastica e che oggi hanno organizzato un presidio/picchetto davanti all’Istituto esponendo uno striscione con la scritta ‘denunce e guai – non ci avrete mai’. “Abbiamo chiuso l’entrata della scuola per un’ora e mezzo e siamo rimasti davanti” racconta a Novaradio uno dei componenti del collettivo. “Molti studenti hanno deciso di non entrare, in gran parte delle classi non c’era nessuno. C’è un forte supporto ai ragazzi denunciati, anche tra i professori e i genitori”.
Secondo la ricostruzione del collettivo, la preside, “una volta informata la Digos, ha scelto di denunciare i tre studenti che avevano intrapreso una trattativa/colloquio con lei”. “Al posto di ascoltare le nostre proposte e affrontare l’occupazione con un atto politico, decide di affrontarlo come un problema di ordine pubblico” attacca uno dei componenti del collettivo SUM: “La preside ci ha accusato di aver danneggiato la scuola ma questo non è successo. Al termine dell’occupazione ha chiamato dei tecnici per rimettere i cavi a dei computer e fare le pulizie, questa è la realtà dei fatti”.
Per la federazione fiorentina di Sinistra italiana “lascia sgomento quanto raccontato dagli studenti del liceo Michelangiolo di Firenze” e, aggiungono, “lascia ancora più sgomenti, il fatto che è la stessa preside, che qualche mese dopo la citata occupazione, non chiamò i fatti della brutale aggressione fascista avvenuta proprio davanti al ‘Miche’, col suo nome, ma li declassò ad ‘una scazzottata fra ragazzi'”.