FIRENZE – I 18 imputati del processo sullo scandalo del Forteto, a partire dal fondatore Rodolfo Fiesoli, tramite i loro avvocati, hanno chiesto al tribunale di Firenze di spostare il processo a Genova. La richiesta è arrivata stamani prima che la Corte di Cassazione celebrasse udienza per decidere sui ricorsi contro la ricusazione del presidente del collegio, Marco Bouchard: si chiede alla Corte Suprema “la rimessione del processo per ragioni di legittimo sospetto e di pericolo per la libera determinazione delle persone che vi partecipano”.
Gli imputati inoltre segnalano alla Corte “come la grave situazione locale, ampiamente descritta nel ricorso, costituisca pregiudizio per la serenità e imparzialità di giudizio dell’ ufficio giudiziario fiorentino e chiedono che il processo venga trasferito a Genova. L’iniziativa prescinde, dunque, dagli esiti pur attesi dell’odierna udienza di Cassazione”. Secondo quanto spiegato ancora, il “legittimo sospetto” sarebbe relativo alla possibilità che il tribunale subisca un condizionamento da ambiente esterno a causa di una “grave situazione locale” dovuta, è stato fatto rilevare, a vari eventi accaduti nei mesi scorsi, tra cui gli interventi di rappresentanti delle istituzioni sulla vicenda, un appello all’ Anm, la polemica complessiva attorno alla ricusazione stessa del giudice Bouchard.