FIRENZE – Si allarga anche a Firenze la protesta delle tende degli universitari: partita da Milano, con l’iniziativa di una studentessa che si è accampata davanti alla sede del Politecnico per segnalare il problema degli affitti troppo alti per gli studenti in città, la mobilitazione da oggi arriva anche nel capoluogo toscano per iniziativa dell’UDU, con un gruppo di ragazzi che hanno montato stamani una piccola tendopoli sotto il porticato della biblioteca del Polo di Scienze Sociali di Novoli.
Anche a Firenze infatti da tempo le organizzazioni studentesche segnalano come il caro-affitto, complice il ritorno del turismo di massa e la carenza di posti alloggio negli studentati pubblici, si è fatta insostenibile: “Qua non si scende sotto i 450 euro per una singola, e anche di più via via che ci si avvicina al centro” segnala Alberto Mini, UDU Firenze: “Tutto questo – aggiunge – mentre ci sono 700 studenti meritevoli di un alloggio universitario in lista d’attesa a causa dei lavori di ristrutturazione delle Case dello Studente Calamandrei e Caponnetto, e continuano a spuntare come funghi gli studentati provati che contribuiscono ulteriormente a rialzare i prezzi”.
Per risolvere il porblema degli alloggi studenteschi è arrivata nei giorni scorsi la proposta di riconvertire edifici già esistenti, avanzata dai rettori. “Credo sia molto seria e da approfondire. Dobbiamo unire le forze per dare delle risposte nuove a un fenomeno che sta crescendo come quello del caro affitti e dell’aumento della domanda da parte degli studenti. Sono pronto a organizzare come coordinatore dei sindaci metropolitani un incontro con la Crui per elaborare una proposta da avanzare al governo”, ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di una conferenza stampa. Che parlando del problema degli affiti brevi turistici ha aggiunto: “Stiamo aspettando che la ministra Santanché ci trasmetta la bozza di riforma su cui sta lavorando, non appena arriverà la bozza presenteremo le nostre proposte. Sapete che partiamo dall’idea di estendere a tutta Italia la norma Venezia”.