FIRENZE – “Gli incidenti ferroviari degli ultimi giorni non sono una casualità: c’è un problema toscano di capacità della rete, il traffico ha numeri così alti che non ci sono spazi manutentivi”. Così Leonardo Mugnaini, segretario regionale UilTrasporti, dopo che ieri l’investimento di un cinghiale da parte di un treno sulla Firenze-Roma nei pressi di Chiusi ha portato a disagi al trasporto ferroviario, con ritardi fino a mezz’ora epr oltre 20 convogli. Si tratta dell’ennesimo episodio del genere nella nostra Regione, che si aggiunge – solo per citare i più recenti – allo svio del vagone merci a Castello del 20 aprile scorso, al deragliamento del convoglio passeggeri alla stazione SMN del 4 maggio.
Tre blocchi a Firenze con ore e ore di ritardi in tutta Italia non è ammissibile” ha tuonato ieri il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che fra una settimana esatto è atteso a Firenze per il taglio del nastro del “ria-vvio” dei lavori del tunnel TAV fiorentino (1,1 miliardi di appalto). Stamani Salvini, parlando a Siena, ha detto che una decisione sulla fermata della stazione TAV tra Toscana e Umbria sarà risolta “in base ai numeri, in base ai dati ed ai flussi, non in base ai desideri di questo o quel governatore” ,che “al momento è in corso uno studio” e che “l’Alta velocità è Alta velocità se non fa fermate” .
“Salvini fa uno spot sulla ripartenza della TAV, opera certo importantissima che al termine porterà vantaggi al trasporto pendolare – la replica di del segretario Uiltrasporti Toscana Mugnaini – ma fossi in lui mi rimboccherei le maniche per trovare altre soluzioni perché in una visione di transizione ecologica, le merci vengono trasportate su ferro in una percentuale bassissima rispetto agli altri paesi europei perché la capienza della nostra rete nazionale no lo permette, e al minimo guasto ci sono code e ritardi”. Le soluzioni? “Potenziare i servizi di manutenzione – spiega Mugnaini – non smantellare le Officine Grandi Riparazioni dell’Osmannoro e investire per il raddoppio delle linee”.