FIRENZE – Torna a Firenze The State of the Union, organizzato dall’Istituto universitario europeo, la Città metropolitana e il Comune di Firenze, l’agenzia Erasmus+ Indire, la Regione Toscana e l’Università di Firenze col supporto della Fondazione Cr Firenze. Il clou è la doppia data del 4 e 5 maggio alla Badia Fiesolana e a Palazzo Vecchio con circa 150 relatori, tra cui Josep Borrell Fontelles, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea e il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani.
Annunciata inoltre la presenza del commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni. Il titolo è ‘Building Europe in times of uncertainty’ con dibattiti su temi come la guerra in Ucraina, la lotta ai cambiamenti climatici. Sono previste però diverse iniziative in continuità col Festival d’Europa, dal 4 al 9 maggio. Dal 5 al 9 maggio sarà allestito uno spazio Erasmus in piazza della Repubblica dove sono previsti workshop e animazioni. Altri workshop, a cura della Fondazione Antonio Megalizzi e di Rfk Human Rights Italia, animeranno il complesso delle Murate. Tra gli eventi ‘Sou4you’ a Palazzo Vecchio, appuntamento rivolto ai giovani cittadini italiani e che vuole stimolare un dialogo sul presente e sul futuro dell’Europa.
Il 6 maggio l’Istituto universitario europeo aprirà inoltre le porte di Villa Salviati, dalle ore 10 alle 19.30. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha sottolineato che il programma “è di grandissimo interesse, con 150 relatori d’eccezione”, mentre la vicesindaca di Firenze Alessia Bettini ha ricordato “il grande lavoro collettivo” per arrivare a eventi di questo genere. Renaud Dehousse presidente European University Institute ha ricordato che da sempre ‘The State of the Union’ vuole da un lato fare in modo che “l’Istituto universitario europeo sia sempre più conosciuto” e dall’altro “è un’occasione per rafforzare i rapporti con la città e il territorio che ci accolgono”. “Per noi è stato molto semplice far parte di questo gruppo che ha animato il Festival d’Europa ormai dal 2011”, ha spiegato Sara Pagliai, coordinatrice Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire.