PISA – Fiaccolate, striscioni, iniziative di ricordo, sensibilizzazione e denuncia: a Palermo a Torino, oggi decine di città in tutta Italia promuovono eventi per commemorare la figura di Barbara Capovani, psichiatra pisana rimasta uccisa alcuni giorni fa nella feroce aggressione subita da parte di un suo paziente, Gianluca Paul Seung, davanti al reparto in cui lavorava. A Pisa, dove nei giorni scorsi si è svolta la cerimonia funebre, si svolgerà una fiaccolata organizzata da colleghi con partenza alle 20 da piazza Vittorio Emanuele fino al reparto dell’ospedale Santa Chiara presso cui lavorava la giovane dottoressa. Tra i partecipanti, i rappresentanti della dirigenza medica e degli operatori sanitari, tra cui il presidente nazionale degli Ordini Medici, Filippo Anelli. prima, alle 18, l’Ordine dei medici pisano presenterà una borsa di studio intitolata a Capovani.
Iniziative che in modo diverso vogliono manifestare la vicinanza alla famiglia della vittima, ma anche denunciare lo stato drammatico del settore delle cure psichiatriche – carenza di personale e di presa in carico dei pazienti, mancato completamento della riforma che ha introdotto le Rems al posto degli Opg – e più in generale la situazione di insicurezza di fronte al rischio aggressioni e violenza per il personale sanitario. “In Toscana le Rems hanno 39 posti in tutto ma sono 70 le persone in lista di attesa: alcune ai domiciliari, altre addirittura irreperibili” spiega Giuseppe Figlini, presidente dell’ordine dei Medici di Pisa.
Ieri al termine del comitato per la sicurezza cittadino presieduto dalla prefetta Maria Luisa D’Alessandro, è stato annunciato un rafforzamento delle”misure di vigilanza nelle strutture sanitarie, in particolare quelle più a rischio”. “Non è solo un problema di sorveglianza – dice Figlini – serve un lavoro culturale a tutto tondo, e più fondi da parte del governo: per il personale, per le strutture sanitarie, tra cui ma non solo la riforma delle REMS”