FIRENZE – La partita della realizzazione di un termovalorizzatore nell’area di Case Passerini, nella piana fiorentina, “io ritengo che sia chiusa”. Lo ha affermato Monia Monni, assessora all’Ambiente della Regione Toscana, a proposito del dibattito nato dopo l’audizione del presidente di Alia Nicola Ciolini in commissione controllo del Consiglio comunale di Firenze. “Il progetto di Case Passerini – ha spiegato Monni, a margine della presentazione di interventi per la difesa del suolo – è oggetto di un’autorizzazione sospesa perché non sono state realizzate le opere di compensazione che andavano preliminarmente realizzate: si tratta in particolar modo di boschi di mitigazione che oggi interferiscono con il progetto dell’aeroporto, quindi chi è deputato a scegliere lo farà nella maniera più corretta”.
Riguardo invece agli altri impianti, l’assessora ammette come nel nuovo Piano regionale dei rifiuti improntato all’economia circolare, ci sia ancora spazio, eccome, per i termovalorizzatori. “Nel piano regionale abbiamo deciso di sostenere gli impianti esistenti qualora i Comuni decidano di farlo”. Come nel caso di Arezzo, che . In particolare per quelli di Livorno e Montale, non chiuderanno nei termini previsti – Livorno nel 2023, e Montale nel 2024. In entrambi i casi, spiega l’assessora, i Comuni stanno valutando una proroga in attesa della realizzazione di nuovi impianti o di un “revamping”. “Ipotesi che non prevedono una chiusura, anche se in una fase temporanea” dice l’assessore. Fase che però potrebbe avere una durata assai lunga: per Montale il Comune deve ancora lanciare l’avviso pubblico per l’ammodernamento dell’impianto, per Livorno l’ipotesi è sostituire l’inceneritore con un nuovo impianto a Peccioli, per cui però non è stato presentato alcun progetto.