SCANDICCI (FI) – Sono oltre 30 i circoli – tra Case del Popolo, Sms, circoli Mcl – presenti sul territorio di Scandicci: una rete capillare che ha letteralmente “fatto” la storia della città ancora prima della sua costituzione come Comune autonomo (1928). La più antica Casa del Popolo risale addirittura al 1860, ancor prima dell’Unità d’Italia; dalle Case del Popolo sono nate realtà cittadine come la Filarmonica Manzoni, il cinema Cabiria, il nucleo iniziale della prima Biblioteca pubblica; presso la Cdp di Badia a Settimo è stata fondata la Cooperativa di consumo che oggi conosciamo come Coop Firenze.
A ripercorrere queste storie è un volume di prossima pubblicazione, “Circoli in circolo” curato da Francesco Bacci e Nicola Paoletti, che sarà diffuso nelle scuole cittadine. La sua realizzazione parte di un più ampio progetto dal titolo omonimo, portato avanti dal Comune di Scandicci con le realtà del terzo settore, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del ruolo svolto dall’associazionismo tra le nuove generazioni e costruire nuove opportunità sociali, ricreative e culturali per cittadini e associazioni.
“I circoli non sono residui in via d’estinzione ma luoghi essenziali di sviluppo” dice l’assessora alla cultura del Comune di Scandicci, Claudia Sereni: “Per questo abbiamo avviato il progetto: per studiarli, farli conoscere. E per rilanciane la funzione, con il sostegno ad iniziative specifiche rivolte in particolare a coinvolgere i ragazzi, gli studenti, e così favorire il necessario ricambio generazionale al loro interno”