TOSCANA – Un commissario ad hoc contro l’emergenza siccità, una cabina di regia inter-ministeriale di coordinamento, nuove norme più snelle per la costruzione di invasi e l’impegno a trovare nuovi fiondi per finanziare le opere idriche e idrauliche. Queste le misure annunciate dal governo per “prevenire” l’emergenza idrica. “L’emergenza siccità c’è già da tempo, ma ora colpisce anche il Nord Italia, e non possiamo più perdere tempo: bene dunque il commissario ma non basta una nomina per risolvere i problemi” dice Marco Bottino, ANBI Toscana, l’associazione che riunisce i consorzi di bonifica della regione, che però mostra di apprezzre lo sforzo, almento nelle intenzioni, dell’esecutivo. “Bene il commissario se sarà una persona competente e in grado di portare avanti la lotta alla burocrazia che blocca la costruzione delle oper. Bene anche alcune idee come quella di consentire agli agricoltori di scavare laghetti per la raccolta acqua”. “A livello nazionale – ricorda Bottino – c’è un ‘piano laghetti’ presentato da Anbi e Coldiretti immediatamente cantierabili, e in questo il commissario può essere utile”. “Ci sarà bisogno che il commissario valuti quelle che davvero sono le priorità del paese”.
Nel primo bando Pnrr non si prevedeva il finanziamento per le opere nuove, che aveva penalizzato la Toscana”. Adesso alcuni progetti però sono stati predisposti, grazie ad un fondo da 40 milioni della Toscana: “Queste opere ora devo andare a finanziamento da parte del Ministero” aggiunge Borrino: “Opere che, non essendo gigantesche, sarebbero realizzabili in tempi medio-brevi”.
