CAMPO NELL’ELBA (LI) – Un aeroporto da ampliare, e una pista da allungare: stavolta però non si sta parlando della infinita vicenda di Peretola, ma del “Teseo Tesei” vicino a Marina di Campo. Il progetto della società di gestione AlaToscana (partecipata da Regione e Toscana Aeroporti), del costo di 18 milioni di euro, prevede l’allungamento della pista di qualche centinaio di metri (circa 250 a nord, 50 a sud), l’abbattimento di 4 case, lo spostamento della provinciale 25 e dei canali del reticolo idraulico. Obiettivo: riuscire a far atterrare aerei più lunghi e capienti (ATR 72) e aumentare il flusso dei passeggeri.
L’ampliamento però divide trasversalmente l’opinione pubblica, tanto che il Comune ha deciso di convocare un referendum consultivo, che si terrà il 23 aprile prossimo. A favore Regione Toscana – che parla di “un’occasione storica” e che minaccia in caso di vittoria del “no” di chiudere lo scalo perché in perdita da anni , le associazioni di categoria economiche e il Pd dell’Elba, contrari invece il sindaco di centrodestra di Campo nell’Elba, Davide Montauti, e realtà ambientaliste tra cui Legambiente Arcipelago Toscano, sottolinea la fragilità idrogeologica dell’area in cui si va ad intervenire: “La stessa dove si sono verificate due alluvioni solo negli ultimi anni” spiega Umberto Mazzantini, che contesta anche i numeri del progetto: “Già ora gli Atr 72 possono atterrare, e si parla di un target di traffico di 10 mila passeggeri l’anno che è lo stesso del 2015. Quello dell’aeroporto è un affare solo per chi lo costruirà”. E sul rischio di chiusura dello scalo dice: “La Regione arriva a minacciare l’interruzione della continuità territoriale. Con questi soldi si occupi piuttosto di investire sul servizio di traghetti, effettuato con mezzi inadeguati e affidato al monopolista Onorato, che versa in condizioni disastrose”