FIRENZE – Nemmeno il tempo di chiudere il sipario sul Festival di Letteratura Working Class, che il collettivo di Fabbrica GKN rilancia la sua mobilitazione con un’altra iniziativa di “convergenza” che metta assieme la battaglia in appoggio alla vertenza, il coinvolgimento del territorio, e la cultura in senso lato. E lo fa stavolta con la musica, con un “concertone”, venerdì prossimo 7 aprile al Viper Theatre (ore 20), che vedrà esibirsi tantissimi artisti del panorama musicale fiorentino e non solo, a sostegno della difesa del futuro della fabbrica e de suoi lavoratori: Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo, storici ex componeti dei Litfiba, @Tenore, Mistilla, Kabila, Manitoba, Mauras, Malasuerte, Bobo Rondelli, Peppe Voltarelli, per finire con il djset con Leo Matera (Neon e Planet Funk) e il dset curato dall’assemblea permanente. Gli artisti si esibiranno senza alcun compenso, mentre il concerto sarà a ingresso a offerta libera, per sostenere la campagna di crowdfunding per la fabbrica pubblica e socialmente integrata.
“Abbiamo già raccolto oltre 60 mila euro, ma non dobbiamo fermarci, obiettivo è arrivare ai 75 mila euro necessari a sostenere il nostro progetto di riconversione industriale e rilancio” spiega a Novaradio Dario Salvetti del Collettivo di Fabbrica, che ribatte colpo su colpo alle accuse arrivate nelle ore scorso della proprietà QF, che si è scagliata contro lo svolgimento dle festival di letteratura nei capannoni dell’azienda, minacciando denunce e distacchi delle utenze: “L’azienda mostra ancora una volta di star lavorando per lo smantellamento dello stabilimento, noi siamo gli unici a fare proposte”. A dimostrarlo lo stato dell’arte della vertenza: “Nessun incontro fissato con azienda o con il Ministero, le uniche date in porogramma sono che abbiamo stabilito noi, a parire dal concerto del 7 aprile prossimo”
