FIRENZE – Mentre la vertenza ex GKN a livello istituzionale rimane nel più totale stallo – agli incontri al Ministero no si fanno passi avanti e all’audizione in Commissione alla Camera pochi giorni fa il patron della QF Borgomeo non si è nemmeno presentato, e intanto i lavoratori sono da 5 mesi senza stipendio né 13/a – il Collettivo di Fabbrica continua l’impegno su progetti concreti di reindustrializzazione per una fabbrica “socialmente e ambientalmente integrata.
Lo fa lanciando un inedito “crowdfunding” per la reindustrializzazione, rivolgendosi direttamente a quella comunità che fin dall’inizio ha sostenuto i lavoratori nella loro lotta. La raccolta fondi, organizzata con la collaborazione di tra gli altri di ARCI Firenze e Fridays for future, ha come obiettivo quello di raccogliere almeno 75.000, necessari a far partire la il progetto di start-up impegnata nella produzione di cargo bike elettriche, da realizzare con componenti (pannelli e batterie) innovative, realizzate con materiali che non sfruttano la filiera del litio e degli altri “metalli rari”.
“Per questo un gruppo di noi – spiega a Novaradio Matteo Moretti, del Collettivo di fabbrica – in questi giorni sarà prima in Germania per visitare una fabbrica che produce queste componenti, e poi in Francia allo stabilimento 3M di Marsiglia, salvato dalla crisi proprio grazie all’iniziativa dei lavoratori”.
A questa fase di raccolta fondi, ne seguirà poi nei prossimi mesi un’altra di cosiddetto “equity crowdfunding”, cioè un azionariato popolare. Intanto però già nei prossimi giorni la mobilitazione prosegue anche sul territorio: domani con la presenza in appoggio al presidio “Non un passo indietro” in difesa dei diritti delle famiglie omogenitoriali e Lgbiqia+, domenica allo stadio franchi in occasione della partita della Fiorentina, e ovviamente poi il 25 marzo prossimo per la grande manifestazione-corteo per le strade di Firenze.