FIRENZE – “Una norma dal potenziale impatto devastante” sullo sviluppo delle città. E’ la denuncia di Grazia Galli, dell’associazione Progetto Firenze, a proposito della norma sulla cosiddetta “indifferenziazione funzionale” degli immobili allo studio del governo: si tratta della possibilità, prevista da una norma inserita nella bozza dell’ultimo decreto Pnrr, che permetterebbe totale libertà il cambio di destinazione d’uso degli immobili. E quindi la possibilità di trasformare un negozio in un appartamento, un magazzino in un airbnb, un capannone industriale i una galleria commerciale, senza il vaglio e il via libera preventivo degli uffici comunali. “Benché palesemente incostituzionale – dice Galli – potrebbe comunque avere effetti nel breve periodo e sdoganare il concetto di una nuova liberalizzazione”
A segnalare la norma è stata l’assessora all’urbanistica stesso Comune di Firenze, allarmata per gli effetti sull’incentivo al proliferare di affittacamere e negozi per turisti. “L’assessora è stata tra le più sensibili sul tema – spiega Grazie Galli – ma è isolata. Il sindaco Nardella, che pure ha presentato una proposta di legge ‘salva-centri storici’ dovrebbe fare più pressione sul governo. Il Comune dovrebbe utilizzare le norme regionali già in essere per limitare i danni dalla turistificazione. E modificare anche le norma che nel piano operativo, prevedono una, seppur limitata, indifferenziazione funzionale”.