FIRENZE – Lavoratori e lavoratrici della Misericordia di Firenze oggi in presidio di protesta, per rivendicare il rinnovo del contratto di lavoro, e contro la decisione dell’organizzazione di ridurre i servizi all’utenza, tra cui quello notturno di emergenza-urgenza con ambulanza dal presidio di piazza del Duomo. Una decisione che si è tradotta in un impoverimento del servizio per la popolazione, ma anche dei lavoratori (155 in tutto i dipendenti a tempo indeterminato), per il venir meno delle indennità di servizio notturno aggiuntive. “Ogni notte uscivamo per 6-10 chiamate” racconta Carla. “Da novembre, senza le indennità di servizio notturno e il cambiamento dei turni” spiega Federico – ci siamo ritrovati con 250 euro circa in meno in busta paga. Mentre i colleghi di servizi analoghi per altre associazioni di volontariato lamentano l’appesantimento dei carichi di lavoro”.
La Misericordia, annunciando la riduzione del servizio, ha motivato la decisione con i minori fondi che arrivano dalla Regione Toscana. “Non ci torna – replica Francesco Borbui, delegato sindacale Uil – il servizio potrebbe essere svolto lo stesso, chiedendo il rimborso dovuto dalla Regione anziché un contributo forfettario. L’impressione – aggiunge – è che la riduzione del servizio sia una mossa delle Misericordie per mettere pressione alla Regione, ma di mezzo ci sono i lavoratori”. Che già soffrono dal punto di vista salariale: “Il contratto nazionale è scaduto da anni, e nell’ultima revisione le tabelle salariali per i neo assunti sono state addirittura ribassate del 20%; così un soccorritore che salva le vite per strada non prende più di 16 mila euro l’anno”.