FIRENZE – “Il tampone obbligatorio per chi arriva in aereo dalla Cina? Può essere utile per tracciare le varianti del covid, non per arginare la diffusione della malattia”. Così stamani a Novaradio la vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, Elisabetta Alti, a proposito della nuova misura predisposta dal Ministro della Salute in risposta alle notizie sull’impennata di contagi nel gigante dell’Estremo Oriente e dopo che è stato riscontrato un tasso di infezione vicino al 50% tra i passeggeri di due voli in arrivo dalla Cina. Il nuovo obbligo, la prima misura “restrittiva” del governo Meloni in tema covid, ha portato all’immediato ri-allestimento di “percorsi covid” a Malpensa e Fiumicino, cui a breve faranno seguito gli altri aeroporti internazionali, ma suscita anche perplessità sull’efficacia della misura.
La vicepresidente dell’OdM Firenze ha anche parlato della situazione di stress a carico del sistema sanitario generato dall’esplosione di casi di influenza, con picchi di afflusso ai pronto soccorso e ricoveri in reparti, in particolare quelli pediatrici: “La variante di quest’anno è un più severa e colpisce in particolare i più piccoli – conferma Alti, che però nega che la situazione in Toscana sia peggiore che altrove: “E’ vero che il tasso di incidenza è sopra la media nazionale e la curva non accenna a calare – dice – ma questo perché nella nostra regione il virus è arrivato più tardi. Prevediamo in ogni caso un calo di qui all’Epifania e poi un nuovo picco con il rientro a scuola e lavoro. L’influenza circolerà fino a febbraio-marzo e l’invito quindi è a vaccinarsi, c’è ancora tempo”.
La vicepresidente Alt ha anche parlato della carenza di farmaci, sia anti-infiammatori che antibiotici, per adulti e bambini, segnalato dai farmacisti e certificato dall’Aifa: “L’invito è usare i farmaci solo su prescrizione medica e solo quando davvero necessario: sbagliato farne uso in modo preventivo, ed è inutile fare scorte”