FIRENZE- Questa mattina è stata presentata una petizione, indirizzata al sindaco Dario Nardella, di sostegno e vicinanza al popolo iraniano affinché la città si attivi nei confronti del sindaco di Esfahan (città iraniana gemellata con Firenze). La petizione è stata presentata in Piazza Sant’Ambrogio da +Europa, Firenze Radicale e dal Movimento Donna Vita Libertà.
“La Repubblica islamica ci vuole intimorire,” ha dichiarato una delle portavoci della comunità iraniana. “Il presidente Raisi ha annunciato esplicitamente che non avranno pietà di nessun manifestante e non permetteranno nessuna protesta.”
Le violenze in Iran proseguono imperterrite su civili, in particolare giovani. Per abuso delle autorità o per vendetta nella partecipazione alle proteste scoppiate già da oltre tre mesi per la morte di Mahsa Amini, la giovane curda fermata dalla polizia perché non portava correttamente il velo e morta mentre era in custodia. Gli stessi manifestanti hanno raccontato a Iran International gli abusi, gli strupri e le torture subìti in detenzione da uomini e donne.
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore designato – perché non ha ancora presentato le credenziali al presidente della Repubblica. “Ho chiesto con grande fermezza di non procedere più alle esecuzioni capitali, di fermare la repressione violenta e dialogare con i manifestanti. Il governo italiano farà il possibile per garantire il rispetto dei diritti umani in Iran” scrive su twitter Tajani.
La comunità iraniana chiede che il governo italiano però faccia di più: “Bisogna isolare questo governo e interrompere tutti i rapporti politici ed economici,” conclude la portavoce. “Non c’è altro modo.”
In questa direzione, la petizione presentata al sindaco per garantire sostenere la lotta del popolo iraniano: “Si tratta di un regime che opprime la propria popolazione che sta lottando tutti i giorni,” spiega Ramon Rosi, Firenze Radicale. “Chiediamo al comune di Firenze di fare tutto il possibile per chi chiede vita e libertà, soprattutto donne e giovani che meritano il nostro sostegno.”