FIRENZE-Stordito con spray urticante, colpito con un pugno e rapinato di due smartphone e del portafogli contenente 250 euro e carte di pagamento. E’ accaduto sabato scorso, intorno alle 22:30, alle Cascina a Firenze, vittima dell’ aggressione un rider di 26 anni, di origine pakistana, impegnato nelle consegne per Uber. Due gli aggressori, riusciti a fuggire con il bottino. Il giovane e’ andato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova: i sanitari gli hanno diagnosticato un trauma cranico contusivo non commotivo guaribile in 5 giorni. Le indagini sono seguite dai carabinieri: al vaglio dei militari e immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per individuare i due aggressori.
La Regione Toscana ha espresso solidarietà al 26enne rider aggredito sabato scorso a Firenze. “Sono persuaso che la magistratura sarà molto attenta a quel caso, così come noi sentiamo un senso di solidarietà verso le condizioni in cui lavorano i rider”, ha affermato oggi Eugenio Giani, presidente della Regione.
Giani, insieme all’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini e alla sanità Simone Bezzini, ha presentato il nuovo marchio etico per il food delivery, frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Toscana assieme a Cgil, Cisl e Uil, alcune aziende toscane del settore e dal Crcu. “Stiamo provando a fare la nostra parte come Regione sulle nostre competenze – ha detto Nardini – per assicurare maggiori tutele e sicurezza a questi lavoratori che oggi ne sono sprovvisti”.
“Si tratta di un primo passo fondamentale fatto da sindacati e istituzioni per mettere le basi per la sicurezza del lavoro dei rider, tema di grande attualità,” spiega Andrea Pratovecchi, rider e delegato Cgil. “Prima di tutto si impone alle aziende di fare un documento sulla salute e sicurezza, relativamente ad un orario di lavoro adeguato, punti ristoro per avere un bagno o un punto dove ricaricare il cellulare. Si tratta di cose fondamentali.”